Non saranno ancora depositate le perizie per capire le cause dell’incidente del Mottarone: sulla funivia piemontese, il 23 maggio 2021, persero la vita 14 persone. Da quasi un anno gli esperti sono a lavoro per valutare lo stato della fune traente superiore collassata in corrispondenza della testa fusa. Il problema è che agli esperti serve altro tempo: i risultati definitivi potrebbero arrivare non prima del 30 settembre. Per questo motivo il gip di Verbania Annalisa Palomba ha revocato le udienze fissate a luglio e ne ha fissate di nuove per il 20, 21 e 24 ottobre.

Le analisi frattografiche, che forniscono elementi utili a individuare la modalità che ha determinato la caduta della cabina numero 3, erano state inizialmente programmate su circa 15 dei 114 fili della fune (per motivi di efficienza ed economicità di energie e di tempo) ma le operazioni di pulitura sono risultate “molto più complesse di quanto prevedibile e ciò a causa di una elevata presenza di ossidi attribuibile anche alla prolungata esposizione esterna”. Proprio a causa della presenza di questi ossidi l’aspirazione di poter limitare le analisi frattografiche solo ad alcuni fili si è rivelata non percorribile.

Il laboratorio dell’Università di Trento, interpellato sulla tempistica necessaria per completare le analisi frattografica sui 114 fili, ha comunicato di non poter concludere prima del 30 luglio. Ma c’è di più. Lo scorso 7 giugno i periti – gli ingegneri Mario Bonfioli, Antonio De Luca e Tomaso Trombetti – hanno riscontrato “3 fili lesionati ad 8 millimetri dal colletto della testa fusa della traente inferiore del veicolo 3″. I periti aggiungono: “Preme sottolineare che qualora tali lesioni si fossero riscontrate durante le ispezioni mensili previste da norme si sarebbe dovuta dismettere la testa fusa anticipando la data di scadenza della stessa”. L’argomento è di “assoluta rilevanza con ricadute anche in generale sugli impianti funiviari esistenti e meritevole di opportuni approfondenti che ha immediatamente disposto e che ritiene di non poter conseguire entro la fine del mese di giugno”.

Le ulteriori analisi di laboratorio, “la cui assoluta necessità è emersa soltanto recentemente”, richiederanno altro tempo e così i periti ritengono che il proprio lavoro si possa completare entro la fine di settembre. Per ‘armonizzare’ i depositi il collegio informatico depositerebbe entro il 30 giugno la parte della perizia limitatamente ai contenuti legati alla parte dei sistemi di videosorveglianza, ed entro il 30 settembre la parte relativa alla scatola nera. Sono 14 gli indagati per l’incidente della cabina 3 del Mottarone che viaggiava con i ‘forchettoni’ inseriti, ossia senza i freni di emergenza che avrebbero potuto evitare alla ovovia di precipitare e schiantarsi.

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