Per lui è il quarto titolo mondiale in carriera, il terzo nella sua distanza prediletta che nel 2016 gli ha anche regalato il titolo olimpico. "Dopo la delusione negli 800 volevo dare una dimostrazione". Il quartetto della staffetta ha tenuto dietro i favoritissimi americani in tutte le frazioni
Un’altra giornata di grandi soddisfazioni ai mondiali di nuoto di Budapest. Al trionfo di Gregorio Paltrinieri nella 1.500 stile si è aggiunto l’oro storico nella 4×100 mista.
“Oggi ho dimostrato che sono ancora qua, sapevo di valere questi tempi”, ha detto subito dopo il trionfo paltrinieri. Il 27enne carpigiano si impone con il tempo di 14’32″80, nuovo primato europeo. Alle sue spalle lo statunitense Robert Finke (14’36″70) e il tedesco Florian Wellbrock (14’36″94). Per Paltrinieri è il quarto titolo mondiale in carriera, il terzo nella sua distanza prediletta che nel 2016 gli ha anche regalato il titolo olimpico. “L’ altro giorno ero super deluso dopo gli 800, perché sapevo di essere in forma, oggi volevo dare una dimostrazione, andare forte e penso di avercela fatta. Io amo nuotare e non farei altro, però quando perdi ti chiedi dove stai sbagliando. Oggi mi sono detto “dai tutto, piuttosto muori in vasca“. Così il campione dopo la sua vittoria nei 1500 stile libero ai campionati del mondo di Budapest. “Prima della finale i miei amici mi prendevano in giro perché mi dicevano che i bookmaker davano a 26 la mia vittoria -aggiunge il 27enne carpigiano ai microfoni di Rai Sport-. Non potevo accettare di essere dato a 26 e ho voluto fare la gara che preferisco. Sapevo che non ero quello degli 800 e qui potevo vincere due ori”.
Altro oro storico per l’Italia, che ha conquistato il più alto bottino di medaglie in vasca ai Mondiali di nuoto, quello della staffetta 4×100 mista con il tempo di 3’27″51, battendo i favoritissimi Stati Uniti (3’27″79) e la Gran Bretagna (3’31″31). Gli azzurri hanno tenuto dietro gli Usa in tutte le frazioni, con Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Federico Burdisso e Alessandro Miressi. “Questa medaglia la sognavamo, ci credevamo, abbiamo fatto tutti dei parziali pazzeschi e ce la siamo meritata”, ha detto Ceccon ai microfoni Rai. “Era l’ultima gara, dovevamo dare tutto, e poi la prestazione di Gregorio ci ha gasati”, ha detto Miressi, riferendosi all’oro di Paltrinieri. “Meglio di così non potevamo fare, siamo felicissimi”, ha commentato Burdisso, mentre Martinenghi ha rivelato: “Prima della gara ci siamo detti, sarebbe bello cantare un inno tutti insieme per la prima volta”.
Medaglia pesante è l’argento di Benedetta Pilato nei 50 rana, anche se partiva da favorita: con 29″80, è stata battuta dalla lituana Ruta Meilutyte (29″70). Thomas Ceccon ha invece chiuso quarto nei 50 dorso, alle spalle degli statunitensi Justin Ress (24″12) e Hunter Armstrong (24″14) e del polacco Ksawery Masiuk (24″49). Ceccon ha chiuso in 24″51, a due centesimi dal podio sul quale però è salito, per prendere il bronzo, perché inizialmente lo statunitense Ress era stato squalificato. Poco dopo però i giudici hanno annullato la squalifica, rendendo meno dolce una serata che però per Ceccon è ugualmente straordinaria, con l’oro della staffetta.