Alla Sala D'Arme di Palazzo Vecchio, Niccolò Celesti racconta la guerra. Durante il reportage il fotografo ha persino rischiato la vita, preso di mira da un cecchino nel sobborgo di Irpin, nel corso delle ostilità intorno alla capitale. Le immagini narrano in cinque capitoli con circa 20 istantanee ciascuno
Il conflitto ucraino in novanta istantanee del fotoreporter Niccolò Celesti, esposte a Firenze nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio fino al 30 giugno in una mostra visitabile gratuitamente tra le 10 e le 18. Le immagini, spiega l’autore, rappresentano il tentativo di provare ai vivere il primo mese dopo l’invasione “nei panni degli ucraini, alla ricerca di angolature diverse rispetto ai titoli, alle immagini, ai video che i bastioni dell’informazione propongono globalmente”. Tre foto tra quelle esposte diventeranno non-fungible token (Nft) a scopo di beneficenza e il ricavato della vendita delle opere sarà devoluto alla raccolta fondi “Firenze per Kiev“.
Civili e militari, squarci di vita e scenari attraverso un punto di vista unico, alternativo e vicino alla realtà quotidiana intorno alla battaglia di Kiev, tra marzo e aprile 2022. È quanto racconta Celesti nella mostra “La primavera di Kiev: NFT per l’Ucraina”: “All’inizio l’intento voleva essere quello di non seguire i fatti principali della guerra, cercando soprattutto di avere notizie dai civili e dai volontari, alla ricerca di angolature diverse rispetto ai titoli, alle immagini, ai video che i bastioni dell’informazione propongono globalmente”, spiega il fotografo già autore di lavori dall’India, Africa, Sud America ed Europa per molte testate italiane e internazionali.
Durante il reportage Celesti ha persino rischiato la vita, preso di mira da un cecchino nel sobborgo di Irpin, nel corso delle ostilità intorno alla capitale. Le immagini narrano in cinque capitoli con circa 20 istantanee ciascuno la Fuga, la Guerra, i Soldati, i Bunker e i Ritratti raccolti da Celesti. Agli scatti in mostra, accompagnati anche da un video documentario, sono state aggiunte tre foto da mettere in vendita sotto forma di Nft per devolvere il ricavato alla raccolta fondi “Firenze per Kiev”. L’evento nasce dall’iniziativa di Innov Art di Trefoloni Associati, agenzia di comunicazione integrata, e con la copromozione del Comune di Firenze.
La tecnologia dietro agli Nft è la stessa che presiede agli scambi delle criptovalute, la famosa blockchain, ma in questo caso i “token” non sono monete virtuali identiche tra loro, ma titoli di proprietà unici e incontrovertibili applicati all’opera. “Per acquistare gli Nft basterà collegarsi alla pagina e-commerce dedicata su Innovart.it ed effettuare la transazione con un sistema di gestione pagamenti convenzionale o con il proprio cripto wallet”, spiegano gli organizzatori, che hanno scelto “di mettere in pratica l’esperienza sviluppata dalla nostra Agenzia sui temi della blockchain negli ultimi anni, impiegando le nostre competenze per un progetto utile alla popolazione colpita dal conflitto, una scelta che ci è sembrata obbligata per la prima mostra targata Innov Art”.