Moltissime le attestazioni di cordoglio. Neppure una parola dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi. Luxottica decise di uscire dall'organizzazione imprenditoriale nel 2018. Negli ultimi anni Del Vecchio si era concentrato sui suoi investimenti finanziari rafforzando la propria posizione nei due crocevia del capitalismo italiano: Generali e Mediobanca. Nel gruppo assicurativo triestino l'imprenditore deteneva una quota del 4,8%, nell'istituto di piazzetta Cuccia (che ha sua volta primo azionista di Generali) il 19,4%. Lascia 6 figli avuti in tre diversi matrimoni.
È morto nella notte a Milano il fondatore di Luxottica Leonardo Del Vecchio. Aveva 87 anni ed era ricoverato in ospedale a causa di una polmonite. Le esequie saranno celebrate giovedì mattina, 30 giugno, all’interno del Palaluxottica, poco lontano dallo stabilimento di Agordo. Lo riporta il sito della diocesi di Belluno. Nella stessa sede sarà aperta la camera ardente dalla giornata di mercoledì. Nato a Milano nel 1935, da una famiglia di condizioni economiche modeste ed orfano di padre mancato pochi mesi prima della sua nascita, ha creato un impero da 180mila dipendenti e una capitalizzazione di borsa che ha superato i 75 miliardi di euro. Luxottica viene fondata nel 1961 ad Agordo, vicino a Belluno. Con Del Vecchio ci sono 14 dipendenti. Da quel momento una crescita ininterrotta fino a diventare il leader mondiale dell’occhialeria. Nel 2014 l’acquisizione anche del colosso californiano degli occhiali da sole sportivi Oakley. Tra i marchi controllati anche la celebre Ray-Ban, acquista nel 1999 per 640 milioni di dollari. Nel 2018 il gruppo viene fuso con il produttore francese di lenti Essilor di cui Del Vecchio deteneva una quota del 33% e di cui era presidente. Dello stesso anno anche la rottura con Confindustria allora guidata da Vincenzo Boccia. Alle 19, dopo 10 ore dalla notizia della scomparsa, non è ancora giunta alcuna dichiarazione di cordoglio dell’attuale presidente Carlo Bonomi. Accreditato di un patrimonio personale di circa 27 miliardi di euro, Del Vecchio era, secondo la rivista Forbes, il secondo uomo più ricco d’Italia e il 62esimo al mondo. Del Vecchio lascia sei figli avuti in tre diversi matrimoni. Era attualmente sposato con Nicoletta Zampillo (sposata due volte).
Negli ultimi anni Del Vecchio si era concentrato sui suoi investimenti finanziari rafforzando la propria posizione nei due crocevia del capitalismo italiano: Generali e Mediobanca. Tramite la finanziaria Delfin, l’imprenditore deteneva una quota del 4,8% nel gruppo assicurativo triestino e del 19,4% nell’istituto di piazzetta Cuccia (che è, a sua volta. primo azionista di Generali). Negli ultimi anni, affiancato da Francesco Gaetano Caltagirone e non osteggiato dalla famiglia Benetton, si era impegnato in una battaglia per cambiare manager e strategie del gruppo Generali. La scomparsa dell’imprenditore e la complicata gestione della pratica ereditaria, è destinata ad avere ripercussioni sugli equilibri dell’intero capitalismo italiano. Dopo la notizia della morte dell’imprenditore il titolo di Mediobanca perde a piazza Affari il 3,6% mentre Generali arretra del 2,7%. “Se n’è andato un grande italiano. Ne sentirò la mancanza come amico, come imprenditore e come uomo di princìpi”, ha affermato nel pomeriggio l’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone.
Le reazioni – Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Leonardo Del Vecchio, fondatore del Gruppo Luxottica e presidente di EssilorLuxottica. “Per oltre sessant’anni – si legge in una nota – protagonista dell’imprenditoria italiana, Del Vecchio ha creato una delle più grandi aziende del Paese partendo da umili origini, dall’accoglienza presso l’orfanotrofio dei Martinitt a Milano e dall’esperienza come garzone e operaio. Cavaliere del lavoro dal 1986, ha sempre coniugato l’apertura internazionale con l’attenzione per il sociale e per il territorio. Del Vecchio è stato un grande italiano: ha portato la comunità di Agordo e il Paese intero al centro del mondo dell’innovazione. Alla famiglia, le condoglianze di tutto il Governo e mie personali”. “Leonardo Del Vecchio è stato un grande italiano”. Lo scrive il commissario europeo Paolo Gentiloni in un tweet. “La sua storia, dall’orfanotrofio alla guida di un impero economico, sembra una storia di altri tempi. Ma è un esempio per oggi e domani”, aggiunge. “Addio a Leonardo Del Vecchio, un grande imprenditore che ho avuto il piacere di conoscere in questi anni; la sue grandi qualità umane e imprenditoriali continueranno a rendere grande il nostro Paese nel mondo”. Questo il cordoglio espresso dal ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, per la morte del fondatore di Luxottica.
“A nome mio e di Fratelli d’Italia desidero esprimere il cordoglio alla famiglia e ai cari di Leonardo Del Vecchio, grande imprenditore italiano che ha portato il tricolore nel mondo“. Lo scrive su twitter la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Sceglie Twitter anche Matteo Salvini che scrive sul social “Addio a un grande uomo e straordinario imprenditore come Leonardo Del Vecchio, capace di costruire il proprio impero partendo dalla provincia di Belluno per poi espandersi nel mondo. Mai mettere limiti ai propri sogni: il suo dev’essere un esempio anche per le generazioni future“. “L’Italia perde uno dei campioni della sua industria, un uomo che ha creato decine e decine di migliaia di posti di lavoro. Condoglianze alla famiglia e a chi lo ha amato, insieme all’augurio di essere per il futuro all’altezza dei suoi progetti”, scrive Matteo Renzi nella sua e-news.
“Con la scomparsa di Leonardo del Vecchio, Milano perde una delle figure più emblematiche della sua storia recente”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha ricordato sulle sue pagine social l’imprenditore. “Il valore fondante di Milano è il lavoro – ha aggiunto – e Leonardo del Vecchio vi ha speso tutta l’esistenza, fino all’ultimo suo istante”. “Desidero ricordarlo come uno degli artefici della riscossa della nostra terra, in particolare del riscatto economico delle nostre montagne. Il Veneto gli deve molto”. Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia. ” “Leonardo Del Vecchio è stato un grande imprenditore italiano, un leale e corretto interlocutore del sindacato, capace di portare in tutto il mondo un marchio italiano competitivo e di qualità. Alla sua famiglia e al suo gruppo voglio esprimere il cordoglio della Cisl”. Lo scrive su Twitter il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra.