I due titolari e i tre dipendenti sono accusati di maltrattamenti e abbandono di persona incapace, con l'aggravante di aver causato la morte di un ospite della Rsa. Durata cinque mesi, l’inchiesta è partita nel gennaio 2021, quando i familiari dell'anziano, con gravi patologie, hanno denunciato la morte del familiare
Sono cinque le persone finite agli arresti domiciliari: due titolari e tre dipendenti di una casa di riposo abusiva nel centro di Reggio Calabria. Sono accusati di maltrattamenti e abbandono di persona incapace, con l’aggravante di aver causato la morte di un ospite della struttura. Per questi reati, il Nucleo antisofisticazione e sanità (Nas) di Reggio Calabria, con il supporto del locale comando provinciale dei carabinieri, ha eseguito l’ordinanza di misura cautelare a loro carico emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta del procuratore Giovanni Bombardieri. L’indagine ha permesso di denunciare altre sette persone per esercizio abusivo di professione sanitaria, sostituzione di persona e falsità ideologica. Durata cinque mesi, l’inchiesta è partita nel gennaio 2021. In quell’occasione, i familiari dell’anziano, con gravi patologie, hanno denunciato l’episodio dopo il decesso del parente avvenuto in seguito al trasferimento dello stesso dalla casa di riposo abusiva all’ospedale.