Non è stato semplice per Gianmarco Tamberi arrivare a vincere il titolo italiano nel salto in alto, ma alla fine il campione olimpico ce l’ha fatta. Il marchigiano è arrivato allo spareggio contro Marco Fassinotti. Dopo che il conto era in pareggio a quota 2,23, entrambi hanno sbagliato tre volte a quota 2,26. Tornati a quota 2,24, i due saltatori sono riusciti a saltarla al primo tentativo quindi Tamberi ha piazzato il salto vincente a 2,26, mentre Fassinotti ha sbagliato i tre tentativi.
La vittoria non è stata senza polemiche: al momento del saluto i due non si sono stretti la mano e a Tamberi è sfuggita una parola di troppo che gli è costata il cartellino giallo per comportamento antisportivo.
Il motivo? È lo stesso oro olimpico a spiegarlo in un video su TikTok. “Ci tengo a scusarmi per il mio gesto perché in qualche modo è comunque sbagliato, è sbagliato reagire alle provocazioni – esordisce la Fiamma Oro – Quindi chiedo scusa a tutti i presenti e a chi ha guardato la gara in diretta”. Parlando di “provocazione” nella quale è caduto, l’atleta marchigiano continua: “C’è stato uno spareggio tra me e Fassinotti, mi aspettavo e avrei voluto saltare molto alto perché era la mia ultima gara prima del mondiale, Marco lo sapeva e ci tenevo. Invece la gara è andata diversamente, ci siamo trovati a fare uno spareggio. Dopo il mio salto a 2.26 con cui ho vinto la gara non sarei potuto andare avanti a continuare a saltare perché lo spareggio non prevede che l’asta può essere alzata ulteriormente – spiega ancora – Quindi sceso dal saccone sono andato verso Marco per dargli la mano e congratularmi con lui perché aveva fatto dei buoni salti, mentre mi avvicino tendendogli la mano, lui mi guarda con un sorriso di sogghigno e mi fa ‘tanto non puoi andare avanti’, come a dire ‘è vero che hai vinto ma ciò che volevi non puoi ottenerlo oggi’. Un po’ come una presa in giro per la mia situazione, e io in quel momento non ci ho visto più”.
Quindi Tamberi prosegue: “Era tutta la gara che mi stava stuzzicando ed è già successo in passato più volte, mi son trovato in delle gare in cui mi diceva prima del salto ‘tanto non ce la puoi fare’, oppure quando nel 2013 mi disse ‘pensavi di battermi, non ce la puoi fare'”. “Ci sono state tantissime dinamiche comunque sono qua per scusarmi con tutti coloro che hanno visto nel mio gesto qualcosa di antisportivo. Sono stato provocato e son caduto nella provocazione, quindi chiedo scusa per questo, non bisognerebbe farlo”, conclude.