La conduttrice si è raccontata in un’intervista al Corriere della Sera, sottolineando l’importanza di aver ritrovato la famiglia
“Volevo ascoltare quello che succedeva nel mondo e anche alla mia famiglia. Anche solo trovarmi a pranzo con loro a mangiare piatti cucinati da me era una sensazione stranissima, dopo tanti cestini consumati in camerino mentre venivo truccata”. Dopo due anni lontana dal piccolo schermo per dedicarsi ai propri cari, Caterina Balivo ha rotto il silenzio e, in un’intervista al Corriere della Sera, ha ripercorso i suoi esordi e spiegato come sia sbocciato il desiderio di fare tv: “Era un obiettivo già a 15 anni. Vidi uno spot per partecipare a ‘Bellissima’. Mia nonna, che mi diceva sempre ‘sei bellissima’, era mancata da poco. Non le avevo mai creduto, non mi sentivo affatto bella. Davanti allo spot, pensai: se aveva ragione, mi prenderanno. Sotto casa ad Aversa, c’era un fotografo di matrimoni: mi presentai con le 50 mila lire che nonno mi aveva regalato a Pasqua e con un doppiopetto accollatissimo. Chiesi solo primi piani in bianco e nero. Il fotografo mi fece: mi pagherai solo se ti prendono”. Caterina non inviò mai le foto, ma partecipò a Miss Italia, conquistando il terzo posto. Da quel momento, tanta gavetta e molti programmi di successo, alternati ad alcuni scivoloni. La Balivo, infatti, dovette rinunciare al ruolo di madrina del Gay Pride per delle vecchie dichiarazioni (“Ricky Martin è bono anche se è gay”) e cancellare un post pubblicato sui social, in cui contestava il modo di invocare la privacy di Diletta Leotta, spesso vestita con evidenti scollature. “Oggi ho capito che, quando hai l’impulso di scrivere, piuttosto è meglio non scrivere. Mi fa impressione che mio figlio Guido Alberto sia proprio come me. A mio marito dico: spiegaglielo tu che deve contare fino a 20, io non sono credibile”, ha raccontato la conduttrice.
E poi, sul suo matrimonio ha aggiunto: “Non capivo le amiche che stavano con attori o calciatori. Io ho sempre voluto un uomo con un lavoro non pubblico che giocasse un campionato diverso dal mio. Se fai lo stesso mestiere, o si è bravissimi entrambi o uno è la spalla dell’altro: io non nasco spalla e non volevo un uomo con ambizioni minori. A volte, la mia parte terrona esce fuori. Una volta, davanti a tutti, ho detto a una: non ti vergogni di provarci con il mio fidanzato con accanto tuo marito? Guido non apprezza questi miei interventi. Dice: non lo fare mai più”.