“Avremo un ottobre terribile. Non sarà come quello della prima ondata di covid, né avremo lockdown, ma ci sarà un aumento pazzesco della mortalità tra tutti i fragili, come ad esempio gli ultraottantenni che arriveranno a ottobre non vaccinati con la quarta dose. Ieri il professor Brusaferro mi ha detto che c’è un aumento di contagio tra i trapiantati. Vedrete come aumenterà la mortalità”. È l’allarme lanciato da Walter Ricciardi, docente di Igiene all’Università Cattolica di Milano e consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, nel corso del 25esimo Congresso nazionale del sindacato dei medici e dirigenti sanitari Anaao Assomed, tenutosi a Napoli.
Ricciardi spiega: “Allo stato attuale, è una governance che non funziona. L’Economist ha definito l’Italia “Paese dell’anno” nel 2021, perché abbiamo avuto la migliore campagna vaccinale del mondo tra i grandi Paesi e la migliore ripresa economica, anch’essa correlata alla campagna vaccinale. Abbiamo fatto degli sforzi eccezionali e io stesso sono stato il primo a invocare un generale, perché la logistica legata a una campagna di vaccinazione di massa è talmente complessa e delicata che non può essere affidata all’ordinaria amministrazione delle strutture vaccinali. E ha funzionato benissimo. Ma questo da marzo non esiste più. La campagna vaccinale si è praticamente arrestata“.
L’igienista racconta quanto accaduto a sua madre ultraottantenne a Napoli: “Per farla vaccinare con la quarta dose ho dovuto inseguire le autorità sanitarie. Non c’è stata una campagna di chiamata attiva degli over 80”.
E invoca un maggiore spirito di iniziativa dei medici per la causa vaccinale: “Dobbiamo farci parte attiva e incalzare, perché purtroppo quello che vedo è una sorta di rassegnazione e di accettazione da parte della popolazione, secondo cui è tutto finito ed è meglio prendersi il covid perché tanto è come una influenza. No, il covid non è un’influenza perché è la terza causa di mortalità in Italia e in questo momento, in alcuni Paesi, è la prima causa di mortalità. Quindi, dobbiamo vigilare e far sì che questo laissez faire non passi”.