Politica

Carlo Fidanza, l’eurodeputato di FdI indagato per corruzione: “Convinse un consigliere a dimettersi in cambio di un posto per il figlio”

Il fascicolo è nato da un esposto sulle dimissioni del consigliere comunale bresciano Giovanni Acri, che secondo l’accusa sono state presentate per far posto a Giangiacomo Calovini, appartenente alla corrente politica di Fidanza. In cambio, nell'ipotesi dei pm, Acri ha ottenuto "l’utilità rappresentata dall’assunzione del proprio figlio quale assistente parlamentare" nello staff dell'eurodeputato. Lui: "Sono più che sereno, non ho commesso alcun atto illecito"

L’eurodeputato (autosospeso) di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza e l’ex consigliere comunale di Brescia Giovanni Acri (anche lui di FdI) sono indagati per corruzione dalla Procura di Milano. Il fascicolo è nato da un esposto sulle dimissioni di Acri, che secondo l’accusa sono state presentate per far posto in Consiglio comunale a Giangiacomo Calovini, appartenente alla corrente politica di Fidanza. In cambio, nell’ipotesi dei pm Giovanni Polizzi e Cristina Roveda, Acri ha ottenuto “l’utilità rappresentata dall’assunzione del proprio figlio quale assistente parlamentare” nella segreteria politica dell’eurodeputato.

Mercoledì – si legge nel comunicato firmato dal procuratore di Milano Marcello Viola – i militari del nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza hanno eseguito perquisizioni nei confronti di Acri e del figlio e hanno consegnato a Fidanza l’avviso di garanzia. Il capodelegazione di FdI a Bruxelles, coinvolto nell’inchiesta “lobby nera” di Fanpage sui presunti finanziamenti illeciti alla campagna elettorale di Fratelli d’Italia a Milano (nonché sui flirt con l’estrema destra neofascista) lo scorso ottobre aveva annunciato di voler rinunciare temporaneamente a “ogni ruolo e attività di partito”. Per quella vicenda, Fidanza – insieme all’estremista di destra Roberto Jonghi Lavarini, all’europarlamentare della Lega Angelo Ciocca, al consigliere regionale del Carroccio Max Bastoni e alla consigliere comunale di FdI Chiara Valcepinaè già indagato, sempre a Milano, per finanziamento illecito ai partiti e riciclaggio.

“Ho appreso con sorpresa di questa indagine, che pare riprendere i contenuti di un esposto anonimo depositato alla Procura di Brescia nell’ottobre 2021, pochi giorni dopo la trasmissione di un’inchiesta giornalistica di Fanpage. Evidentemente, facendo politica, non si può essere simpatici a tutti e probabilmente qualcuno ha tentato di colpirmi in un momento di difficoltà, nascondendosi dietro l’anonimato. Tengo solo a dire che sono più che sereno, non ho commesso alcun atto illecito e sono certo che le indagini lo dimostreranno”, comunica Fidanza in una nota.