Quasi centomila nuovi contagiati, l’incidenza che schizza oltre il 25% e i ricoverati in area medica in netto aumento. Nelle ultime 24 ore sono stati diagnosticati 94.165 casi di positività tra i 357.210 tamponi processati, di cui 294.130 test rapidi, con il tasso di positività che sale fino al 26,4%. I decessi riportati nel bollettino sono 60. E aumenta la pressione sui reparti, con +219 posti letto occupati in area medica e +11 in terapia intensiva, dove si sono registrati 37 ingressi.
Ad oggi risultano 6.254 pazienti nei reparti ordinari – con un sensibile aumento nella settimana, come spiega Fiaso, di coloro che vengono ricoverati perché hanno problemi respiratori – e altri 248 vengono assistiti in rianimazione. In 828.711 si trovano in isolamento domiciliare per un totale di 835.213 attualmente positivi. Numeri che raccontano in maniera plastica come la circolazione virale abbia ripreso a essere sostenuta: tra lunedì e mercoledì di questa settimana sono stati rintracciati 202.467 contagiati, circa 70mila in più dei 133.180 degli stessi giorni della scorsa settimana. In aumento anche i decessi, da 171 a 192, nonché gli ingressi in terapia intensiva, da 84 a 99, e il saldo ingressi-uscite dai reparti che fa segnare +722. Una crescita ancor più sostenuta del +549 tra lunedì 20 e mercoledì 22.
Da inizio pandemia sono stati 18.438.877 i casi accertati: in 17.435.370 sono guariti o sono stati dimessi (+33.632 nelle ultime 24 ore) e altri 168.294 sono morti. L’incremento maggiore di nuovi casi nelle 24 ore si è registrato in Lombardia, con 25.132 positivi diagnosticati, un numero probabilmente frutto di un ricalcolo dopo gli appena 2mila di martedì. Il Lazio ne riporta 9.849, il Veneto 8.441 e la Campania 8.386. Più di 5mila casi anche in Emilia Romagna (6.756), Puglia (6.577) e Sicilia. Oltre mille infettati scoperti anche in altre nove Regioni.