Da inizio anno il bitcoin è in calo del 58% e il suo valore si è ridotto a meno di un terzo rispetto al record di 70mila dollari raggiunto lo scorso novembre. Le turbolenze del comparto seguono l'avvio della stretta monetaria da parte della Federal Reserve, la banca centrale statunitense, amplificando le flessioni dei listini azionari a cui è parso molto correlato smentendone la natura di investimento alterativo e difensivo rispetto alle borse.
Il bitcoin si immerge di nuovo sotto la soglia dei 20mila dollari. Tra marcate e consuete oscillazioni nel corso della giornata la più celebre delle valute digitale perde circa l’1%. Più marcata la flessioni di Ether (- 4%). La giornata delle criptovalute è stata movimentata dalla notizia che l’hedge fund Three Arrows Capital, specializzato in monete e asset digitali, è stato messo in liquidazione da un tribunale delle Isole Vergini britanniche, dove aveva sede. Da giorni il fondo aveva mostrato condizioni di grave sofferenza. Il tribunale ha nominato due partner della società di consulenza Teneo, per gestire la liquidazione del fondo. Tra i soggetti più esposti verso l’hedge fund compare il broker di criptovalute Voyager Digital che ha crediti per 675 milioni di dollari. Da inizio anno il bitcoin è in calo del 58% e il suo valore si è ridotto a meno di un terzo rispetto al record di 70mila dollari raggiunto lo scorso novembre.
Le turbolenze del comparto seguono l’avvio della stretta monetaria da parte della Federal Reserve, la banca centrale statunitense, amplificando le flessioni dei listini azionari a cui è parso molto correlato smentendone la natura di investimento alterativo e difensivo rispetto alle borse. Il mercato delle valute digitali valeva 3mila miliardi di dollari meno di un anno fa, oggi circa mille miliardi. La discesa si è intensificata dopo il “fallimento” dello “stablecoin algoritmico” Terra-Luna. In teoria la struttura di questa criptovalute avrebbe dovuto garantirne la parità con il dollaro ma così non è stato.