Sale ancora, ma meno delle stime il tasso d’inflazione in Germania. Nel mese di giugno i prezzi al consumo sono saliti in media dello 0,1% rispetto a maggio contro attese di un rialzo dello +0,3%- Su base annua l’indice dei prezzi al consumo segna un progresso del 7,6% contro l’8% stimato e il +7,9% segnato in maggio. Restano molto sostenuti i rincari dei beni energetici (+ 38%) e dei prodotti alimentari (+ 12,7%). A contenere il tasso di inflazione hanno contribuito i sussidi governativi sui trasporti e i carburanti. Al contrario la fiammata dei prezzi è stata più forte delle previsioni in Spagna con l’indice generale che si colloca ora al 10%, in deciso rialzo dall’8,5% di maggio. Accelera la corsa dei prezzi anche in Belgio dove l’inflazione è salita al 9,65%, il livello più alto dall’ottobre del 1982 e in rialzo rispetto al 9% di maggio. L’Istat diffonderà la prima stima sull’andamento dei prezzi italiani venerdì prossimo, lo stesso giorno Eurostat comunicherà i dati relativi all’intera area euro.
I dati saranno attentamente valutati dalla Banca centrale europea che per la riunione del prossimo luglio 21 luglio ha già annunciato un rialzo dei tassi di interessi, il primo da 11 anni. L’obiettivo della Bce è di riportare l’inflazione dell’area euro intorno al 2%, valore considerato ottimale. Il rialzo dei tassi di interessa drena liquidità dal sistema finanziario, la quantità di moneta in circolazione è uno dei fattori che può contribuire all’aumento generalizzato dei prezzi. “Non credo che torneremo ad una situazione di bassa inflazione. Ci sono forze scatenate dalla pandemia e dalla situazione geopolitica che cambiano lo scenario”, ha detto oggi la presidente della Bce, Christine Lagarde.