Un cane, lasciato per troppe ore in macchina sotto il sole cocente, è morto. È successo ieri pomeriggio, 28 giugno, fuori dalle piscine Santini a Verona. Non è bastato l’intervento della polizia, in seguito a una segnalazione da parte di un passante, a salvare il Rhodesian Ridgeback. I vigili, secondo quanto riportato dal Corriere del Veneto, dopo aver visto l’animale sofferente all’interno dell’auto, hanno rotto il finestrino con un estintore per estrarlo. Ma il cane è morto poco dopo.
Il mezzo era posteggiato nel parcheggio di fronte alla piscina. In pieno pomeriggio la temperatura esterna ha raggiunto i 36 gradi, quella interna all’auto è arrivata fino a 50 gradi e non ha permesso al cane di sopravvivere. Nel frattempo era stato diramato con l’altoparlante il numero della targa con l’avviso ai proprietari di recarsi all’ingresso. “C’è voluto tempo, ma poi si è presentato il proprietario della macchina” – ha raccontato la direttrice del centro natatorio al Corriere – “La padrona del cane era una donna e i due erano insieme in piscina”. Sull’accaduto la direttrice ha commentato: “È stata una cosa terribile, siamo sconvolti. Non devono succedere fatti come questo: gli animali vanno protetti e rispettati”.
“La donna è stata denunciata” ha comunicato il comandante della polizia locale, Luigi Altamura. Ora rischia una pena grossa perché chi provoca una lesione ad un animale, con l’aggravante della morte, è punito con una reclusione fino a due anni. “Riceviamo numerose segnalazioni da cittadini che vedono cani lasciati in auto, soprattutto la sera” – ha continuato il comandante – “le persone vanno a spettacoli e ad eventi e lasciano il loro amico a quattro zampe in auto. Il più delle volte però abbassano un po’ il finestrino e mettono una ciotola con dell’acqua dentro all’abitacolo. Quasi sempre vediamo che l’animale sta bene e non interveniamo”.