“Mio padre si emozionava solo quando parlava dei suoi operai. Fino all’ultimo ha pensato ai suoi dipendenti. Quando sono andato a trovarlo per l’ultima volta in ospedale, l’ho visto nervoso. Salutandolo, gli ho detto che andavo ad Agordo, a vedere la fabbrica che non vedevo da tempo a causa del Covid. In quel momento il suo viso si è illuminato e ha fatto un gran sorriso. E mi ha detto: ‘La fabbrica, è così bella adesso“. Claudio Del Vecchio ha raccontato con queste parole l’ultimo incontro con il padre Leonardo, morto lunedì scorso a Milano, nel corso dei funerali ad Agordo, in provincia di Belluno. “Ha considerato i suoi dipendenti, in particolare quelli di Agordo”, dove stabilì il primo stabilimento di Luxottica, “come membri della sua famiglia. Il suo sogno non si sarebbe potuto realizzare senza la vostra dedizione e la vostra fiducia. Vi ha spinto, tirato e incoraggiato e vi lo avete ripagato con il vostro sforzo e il vostro attaccamento. nel corso della sua vita ha preso dei rischi che altri imprenditori non hanno voluto mai correre, perché sapeva che c’eravate voi dietro“, ha aggiunto.

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