Imbarazzi, sui media e a corte, per la pubblicazione dei conti del bilancio annuale del cosiddetto Fondo Sovrano – ossia degli stanziamenti sovvenzionati con denaro dei contribuenti britannici per le spese e i rimborsi destinati alla famiglia reale saliti a livello record. Mentre le famiglie britanniche sono alle prese con un drammatico calo del potere d’acquisto innescato da un’inflazione ormai al di sopra del 9% i costi pubblici per il mantenimento di casa Windsor sono saliti per la prima volta oltre la soglia psicologica dei 100 milioni di sterline (116 milioni di euro), il 17% in più dell’anno precedente. La Royal Family “è molto consapevole” dell’aumento del costo della vita della gente, ha messo le mani avanti un portavoce del palazzo, durante il briefing alla stampa che ha preceduto la pubblicazione dei dati. Non senza sottolineare come parallelamente il fondo privato derivante dai profitti delle proprietà del ducato di Cornovaglia – affidato al principe di Galles, Carlo – abbia incrementato il proprio valore (fino a quota 1,2 miliardi di sterline, 93 milioni in più dell’anno scorso): grazie a una gestione assennata che dovrebbe consentire ai reali d’incrementare il finanziamento delle loro attività e della beneficenza anche con risorse autonome, nonché di essere in condizione di offrire garanzie al Tesoro.

Proprio il principe Carlo è finito al centro di altre polemiche dopo le rivelazioni del quotidiano The Times. Carlo ha ricevuto un pagamento in contanti da 1 milione di euro da Sheikh Hamad bin Jassim bin Jaber Al Thani, discusso politico del Qatar in passato presidente del consiglio del piccolo paese mediorientale, durante un incontro tra i due. In tutto, tra il 2011 e il 2015, l’erede al trono di Inghilterra avrebbe ricevuto 3 milioni di euro. La valigetta in contanti fu depositata presso la banca Coutts, utilizzata da secoli dalla famiglia reale, e poi versati sul conto della Prince of Wales’s Charitable Fund (PWCF), usato da Carlo per selezionare e finanziare progetti di beneficenza. Sebbene non vi siano evidenze di una provenienza illecita dei fondi, le insolite modalità di trasferimento del denaro potrebbero portare all’apertura di un’inchiesta formale sulla vicenda. La Charity Foundation ha definito l’episodio un “grave incidente”.

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