Incrementi generalizzati in quasi tutti i settori produttivi. Tra le regioni con i maggiori aumenti percentuali si segnalano la Campania (+112,1%), la Liguria (+75,7%) e l’Abruzzo (+66,5%). Per quanto riguarda i casi mortali, nei cinque mesi sono aumentati rispetto solo quelli in itinere, passati da 72 a 96: impennata di vittime in Lombardia (+6 morti)
L’ultima vittima è un operaio che ha perso la vita a Roma dopo essere precipitato da un ponteggio sul quale stava lavorando. È successo poco dopo le 9, in via Boncompagni 71. Nei primi cinque mesi del 2022, dicono i nuovi dati dell’Inail, le morti bianche denunciate all’istituto sono state 364, in calo del 16,1% rispetto allo stesso periodo del 2021. Nel complesso le denunce di infortunio sul lavoro sono state 323.806, in aumento del 47,7%. E salgono del 7% le patologie di origine professionale: ne sono state denunciate 25.593.
L’incremento degli infortuni rispetto al 2021 riguarda sia i casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 194.280 del 2021 ai 290.283 del 2022 (+49,4%), sia di quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, che hanno fatto registrare un aumento del 34,2%, da 24.982 a 33.523. Si osservano incrementi generalizzati degli infortuni in occasione di lavoro in quasi tutti i settori produttivi, in particolare nei Trasporti e magazzinaggio (+144,3%), nella Sanità e assistenza sociale (+134,4%) e nelle Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (+105,1%).
L’analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: più consistente nel Sud (+65,8%), seguito da Isole (+61,5%), Nord-Ovest (+55,7%), Centro (+48,2%) e Nord-Est (+30,2%). Tra le regioni con i maggiori aumenti percentuali si segnalano principalmente la Campania (+112,1%), la Liguria (+75,7%) e l’Abruzzo (+66,5%). Per quanto riguarda invece i casi mortali, nei cinque mesi del 2022 sono aumentati rispetto allo stesso periodo del 2021 solo i casi in itinere, passati da 72 a 96, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro sono scesi da 362 a 268. Emerge un incremento di due casi mortali nelle isole (da 26 a 28) e un decremento di 57 casi al Sud (da 130 a 73), di otto nel Nord-Est (da 94 a 86), di quattro al Centro (da 81 a 77) e di tre nel Nord-Ovest (da 103 a 100). Tra le regioni con i maggiori aumenti si segnalano la Lombardia (+6 casi mortali), la Sardegna (+4), il Veneto e la Toscana (+3 ciascuna). I maggiori decrementi, invece, sono quelli della Campania (-19), dell’Abruzzo (-15), della Puglia (-12) e del Molise (-10).