“Vogliamo dare indicazioni su quella che sarà la legge finanziaria, non vogliamo aspettare ottobre, che ci convochino e poi ci dicano quello che hanno già deciso”. A rivendicarlo il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, a margine dell’iniziativa organizzata dal sindacato a Roma “Il lavoro interroga”, con i leader politici del centro sinistra.
Di fronte all’inflazione che accelera, al rischio recessione e ai problemi irrisolti sul lavoro, dal sindacato chiedono risposte immediate all’esecutivo: “Se c’è la volontà politica di approvare salario minimo e legge sulla rappresentanza prima della fine della legislatura? È necessario”, insiste Landini.
Così l’intenzione del sindacato è di “cominciare a confrontarci già prima. Abbiamo coinvolto le forze politiche perché finora siamo stati poco ascoltati dal governo, speriamo si apra una fase nuova perché il nostro obiettivo è fare accordi che favoriscano le persone. Ma è chiaro che se dovessimo vedere che non si aprono spazi, che continuano a non discutere, oppure che ci ascoltano e poi le decisioni vengono prese in altri luoghi, se necessario i mesi di luglio e di settembre saranno mesi che preparano anche iniziative e mobilitazioni”, ha avvertito Landini.
“La grande questione dei salari è qualcosa che tutti toccano per mano, l’inflazione forte deve portarti a fare subito cose concrete in termini di risposta. Bisogna accelerare nel rinnovare i contratti, noi lo abbiamo fatto il 16 giugno rinnovando a 545mila persone che lavorano nella sanità pubblica del nostro Paese, 270mila infermieri avranno un aumento in busta paga tra 146 e 170 euro”, ha precisato pure il Ministro della Salute Roberto Speranza. Mentre il deputato e segretario di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, ha attaccato l’esecutivo: “Penso che serva una legge sul salario minimo, la riduzione dell’orario di lavoro, un’iniziativa per aumentare i salari in questo paese che sono più bassi d’Europa, mentre il costo della vita schizza con l’inflazione all’8%. Le persone non ce la fanno più. Ma credo che il governo faccia fatica ad approvare le leggi di cui il Paese ha bisogno”.