Pochi giorni fa la Bbc ha tracciato il percorso dei camion dai silos ucraini fino ai porti da cui i carichi vengono spediti in Russia. Con tanto di immagini satellitari e tracciamento tramite gps. Mosca, come più volte lamentato da Kiev, sta inequivocabilmente rubando il grano prodotto nel Paese che ha invaso, per il proprio consumo o per rivenderlo. L’ultimo episodio è la partenza dal porto “occupato” di Berdiansk, nella regione di Zaporizhzhia, del cargo russo Zhibek Zholycon un carico di 7.000 tonnellate di cereale. Ora è fermo all’imboccatura del Bosforo. L’ambasciatore ucraino ad Ankara, Vasyl Bodnar, ha chiesto alle autorità turche di sequestrare la nave lunga 140 metri, che ha gettato l’ancora a circa un chilometro dal porto di Karasu. “Sono convinto che verranno prese misure che eviteranno i tentativi di violare la sovranità dell’Ucraina”, ha affermato il diplomatico.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan continua da settimane a sostenere che sta mediando tra l’omologo russo Vladimir Putin e il capo di Stato ucraino Volodymyr Zelensky per sbloccare l’export di prodotti agricoli ed è disponibile a inviare navi per esportare i prodotti nei Paesi che ne hanno bisogno, ma per ora non si vede alcun risultato. Il capo dello staff di Zelensky, Andriy Yermak, citato da Ukrinform ha detto che consultazioni sono in corso sullo sblocco dei porti ucraini ma non è stata ancora fissata alcuna data per un incontro “in Turchia o da qualsiasi altra parte”. “Se questa minaccia della fame non viene rimossa”, avverte Zelesnky in collegamento con un festival a Vienna, “se il Mar Nero non viene sbloccato immediatamente, il risultato della crisi alimentare sarà uno tsunami migratorio che raggiungerà anche voi, anche se l’Austria è lontana dal mare”.
La posizione di Putin resta sempre la stessa: Putin ripete che la Russia non impedisce le esportazioni del grano ucraino e l’Ucraina deve ripulire dalle mine da sé i suoi porti. “Le autorità militari ucraine hanno minato gli accessi ai loro porti e nessuno impedisce loro di eliminare le mine e ritirare le navi con il grano da lì. Noi garantiamo la sicurezza”, ha detto giovedì.