La Germania, già in stato di allerta per il taglio alle forniture di gas messo in atto da Gazprom, si prepara alla possibilità che a luglio la Russia possa fermare del tutto i flussi. Dall’11 al 21 infatti il gasdotto Nord Stream verrà fermato come al solito per lavori di manutenzione e si teme che quest’anno l’operazione diventi un alibi per il Cremlino per ricattare l’Europa sull’approvvigionamento energetico. Nel dibattito interno non si esclude la possibilità che in quel caso si arrivi al razionamento dell’acqua calda per gli usi domestici, docce comprese. Se il ministro dell’Economia, il Verde Robert Habeck, giorni fa aveva suggerito di stare sotto l’acqua per meno tempo, il senatore Jens Kerstan anche lui dei Verdi ha spiegato che in caso di “una grave carenza di gas, l’acqua calda potrebbe essere resa disponibile solo in determinate ore del giorno“.
Il presidente dell’Agenzia Federale per le Reti del gas tedesche, Klaus Mueller, ha dal canto suo esortato i proprietari di abitazioni a far controllare e regolare le caldaie e i radiatori a gas per massimizzarne l’efficienza. Per ora tutti i cittadini sono invitati a evitare qualsiasi spreco. “La manutenzione può ridurre il consumo di gas del 10%-15%”, ha dichiarato Mueller a Funke Mediengruppe. Occorre sfruttare le 12 settimane prima dell’arrivo del freddo per prepararsi: le famiglie, ha detto, dovrebbero iniziare a discutere “se ogni stanza deve essere regolata alla sua temperatura abituale in inverno o se alcune stanze possono essere un po’ più fredde“. In ogni caso, ha detto, “Posso promettere che faremo tutto il possibile per evitare che le famiglie rimangano senza gas”.
Il ministro e vicecancelliere Habeck in una intervista al Welt am Sonntag ha intanto anticipato che i primi due terminal per rigassificare il gas Lng importato da Paesi diversi dalla Russia entreranno in funzione a fine anno o all’inizio del prossimo. Il governo tedesco ha preso in leasing quattro terminal galleggianti. “Due navi sono già disponibili quest’anno e saranno dispiegate a Wilhelmshaven e Brunsbüttel a fine anno”, ha detto. La Germania si sta allontanando dal gas russo “a un passo mai visto prima”.