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Sicilia, Floridia presenta la candidatura M5s alle primarie. No ad accordi con Calenda e Renzi: “Non parliamo con chi denigra”

Floridia, insegnante di lettere messinese, senatrice dal 2018, sottosegretaria all’Istruzione nel governo Draghi, ha puntato sulla compattezza del gruppo, chiedendo a Sunseri e a Nuccio Di Paola, capogruppo del M5s all’Ars, di sedere al suo fianco in questa prima presentazione alla stampa. Il 23 la scelta del candidato della coalizione

“Papessa straniera no. La Sicilia non è solo la mia Regione, la Sicilia è la mia ragione”, così Barbara Floridia si è presentata in conferenza stampa sabato mattina a Palazzo dei Normanni, sede dell’assemblea regionale siciliana. Inizia così la campagna elettorale come candidata del M5s alle primarie del centrosinistra. Il 23 luglio si voterà per decidere chi tra lei, Caterina Chinnici e Claudio Fava sarà il candidato alle Regionali del centrosinistra il prossimo autunno. Floridia è stata scelta a due ore dalla scadenza per la presentazione dei candidati e dopo più di tre giorni di grande tensione all’interno dei Cinque Stelle siciliani. Un’intensa partita giocata soprattutto su due fronti e un argomento: il vincolo del secondo mandato. Serviva una deroga, infatti, a Giancarlo Cancelleri per potersi candidare. Deroga sulla quale Beppe Grillo non ha sentito ragioni. Cancelleri ha dunque fatti un passo indietro. A contendersi la candidatura anche il consigliere regionale Luigi Sunseri, critico sulla deroga del secondo mandato, che pesa anche sulle sorti di sei consiglieri uscenti.

Un braccio di ferro che ha creato spaccature e provocato l’impasse degli ultimi giorni. Rotto dalla decisione presa infine da Giuseppe Conte di scegliere una persona terza. Floridia, insegnante di lettere messinese, senatrice dal 2018, sottosegretaria all’Istruzione col governo Draghi, ha puntato sulla compattezza del gruppo, chiedendo a Sunseri e a Nuccio Di Paola, capogruppo del M5s all’Ars, di sedere al suo fianco in questa prima presentazione alla stampa. “La base è entusiasta”, ha detto la candidata grillina, negando che le tensioni recenti possano avere creato disaffezioni tra gli attivisti. “Il Movimento ha vissuto e vive un momento particolare: quando si transita da una fase di innamoramento e si diventa istituzione, quando si affronta una pandemia e per effetto di una legge elettorale bisogna confrontarsi con altre forze politiche per ottenere i propri obiettivi si deve cambiare. Ma il M5s è forte, soprattutto in Sicilia”, ha sottolineato la senatrice.

Incalzata dalla stampa sul possibile accordo con altre forze politiche, Floridia ha, invece, escluso la convergenza con “leader politici che hanno manifestato di non volere dialogare con il M5s. Non abbiamo bisogno di parlare con chi denigra e smonta a livello dialettico norme che hanno salvato questo Paese. Può piacere o no, bisogna migliorarlo, ma il reddito di cittadinanza ha salvato milioni di persone. Ci sono temi che non si mettono in discussione”, ha detto riferendosi a Carlo Calenda e Matteo Renzi. Mentre sul possibile accordo con gli Autonomisti di Raffaele Lombardo ha chiarito: “Ci confronteremo con forze civiche sui temi”. La sottosegretaria ha poi sottolineato il suo valore aggiunto come candidata dei Cinque Stelle: “Esperienza di governo in coalizione”. Sarebbe pronta tuttavia a lasciare il governo Draghi? “Nel momento in cui questo tema sarà affrontato – certo che per le primarie è prematuro – io sono pronta a lasciare tutto. Non lascio la Sicilia e i siciliani”.