Dopo gli esiti dei ballottaggi delle elezioni amministrative e la scissione interna al Movimento 5 stelle, con la fuoriuscita di Luigi Di Maio e la creazione di Insieme per il futuro, l’ultima rilevazione sulle intenzioni di voto degli italiani, realizzata da Ipsos per il Corriere della Sera, vede il Pd primo partito, (al 20,8% con un calo dello 0,2% rispetto a maggio), e secondo Fratelli d’Italia, con una flessione di un punto che lo porta al 20%.
Il cambiamento più rilevante, comunque, riguarda il Movimento 5 stelle che si attesta al 12,1% in calo dell’1.6% dopo l’uscita di Di Maio. Insieme per il futuro è accreditata al 2,3%, dato che, sommato al 12,1% del M5s, fa crescere la percentuale dell’ultima rilevazione riguardante i pentastellati, dati al 25 maggio al 13,7%.
Nell’ambito della coalizione di centrodestra guadagna invece punti Silvio Berlusconi, Forza Italia aumenta dell’1,5% e sfiora il 10%, forse rafforzata dopo l’elezione di alcuni sindaci dal profilo moderato durante le amministrative. Stabile invece la Lega, al 15%. La federazione Azione e +Europa raggiungono il 3,8%, crescendo dello 0,5%, mentre Italexit cala dello 0,5%, ed è stimata al 4%. Stabile Italia Viva al 2%. Cresce il numero degli indecisi o di chi preferisce astenersi, sono il 42,5%, il dato più alto negli ultimi due anni.
Mentre resta stabile il gradimento verso governo e presidente del consiglio, cambiano invece le preferenze relative ai leader politici. Cala di un punto la popolarità sia di Giorgia Meloni (indice di gradimento a 35) sia di Giuseppe Conte che si attesta al secondo posto insieme a Roberto Speranza, entrambi al 31. Crescono invece Enrico Letta, con un indice di gradimento 28 rispetto al 26 di maggio, e Carlo Calenda, 24. Luigi Di Maio, nuova entrata negli indici di gradimento, è a 24, al pari di Calenda. Cala di un punto Matteo Salvini (25) mentre resta stabile Silvio Berlusconi.
Se si guardano le coalizioni, quindi, a oggi, il cosiddetto campo largo, che comprende tutte le forze politiche compresa Insieme per il futuro è al 46,4%, mentre le tre forze di centrodestra sono al 44,8%.
L’analisi dei ballottaggi – Il sondaggio ha poi indagato sull’esito delle amministrative che però hanno riguardato una platea limitata di elettori. Il 35% ha infatti dichiarato di non aver seguito i risultati delle amministrative, mentre l’8%, pur avendo seguito i ballottaggi non è in grado di esprimere un parere. Tra chi ha saputo esprimere un’opinione, invece, il 20% pensa che abbia vinto l’astensione, mentre il 19% crede che il centrosinistra abbia avuto la meglio. Solo il 4% crede che abbia vinto il centrodestra, mentre il 14% pensa ci siano stati risultati eterogenei. Proprio sull’astensione, sia alle amministrative che ai referendum sulla giustizia, più del 50% si dice preoccupato (il 53%) e pensa che la causa sia la sfiducia nei confronti della politica.