Cordelia de Castellane non era una cortigiana alla corte del Re Sole, bensì è la direttrice artistica del ristorante “Laperouse, maison du plaisirs depuis 1766” a Parigi. Che il cibo provochi lo stesso piacere di un orgasmo – o quasi – ne siamo certi. Però qui si tratta di un ex bordello di lusso che ha visto transitare Orson Welles, Winston Churchill, Ernest Hemingway per godersi le bellissime cocottes tra fiumi di champagne. Oggi però vi parlo di culottes, visto che si è appena concluso il Salone Internazionale della Lingerie che dopo due anni e mezzo di assenza, è tornato ad accogliere visitatori – me compresa – da tutta Europa e Usa.

La fiera era più ridotta e rispetto agli anni precedenti anche le tendenze sono cambiate. Nel 2019 l’orientamento era verso il fetish-chic ma la pandemia ha fatto virare i guizzi ormonali e giocosi su tute, pigiami, pantofole e sesso a distanza, ahimè. Vediamo dunque in quale direzione andrà l’anno prossimo il mondo dell’intimo:

Eco lingerie. Indossereste mai una mutanda che prima era un contenitore di plastica dei vostri fagiolini? Beh, abituatevi all’idea perché anche in questo ambito da qualche anno si sta molto attenti al riciclo dei materiali. Persino la bustina che contiene il reggiseno è compostabile come quella che si trova al supermarket in cui mettete le banane. Si torna a consigliare il lavaggio a mano, così da sprecare meno acqua e l’asciugatura all’aria aperta! Ah, che bellezza.

Slip gender fluid per la prima volta in diciassette anni due idee geniali. Una è questa ovvero l’intimo che non è “per lei o per lui” ma un mix di pizzo e avvolgi- pene. Insomma, una culotte vezzosa che sostiene anche i “gioielli” presenti o futuri per chi sta seguendo un percorso di transizione. O per chi semplicemente vuole sentirsi a suo agio con un perizoma, uno slip, un boxer più performante.

Mastectomia e self love, seconda idea geniale. Reggiseno in seta e pizzo con apertura sul davanti. E fin qui sai quanti ce ne sono. Le coppe però sono sexy e intercambiabili, a seconda del percorso post-asportazione seno. Confesso: uno stand che mi ha commossa con tanto di disegni esplicativi ben fatti sulle varie tipologie di mammelle, cicatrici e seni differenti.

Gravidanza seducente, sono anni che ci si prova: persino Dita von Teese lanciò una linea sexy per future mamme ma non ebbe un grande successo. Ma i tempi cambiano e oggi si spera che una donna incinta abbia voglia di indossare capi audaci sotto il vestito. Non è un caso che si sia vista alla sfilata una splendida modella – che ondeggiava alla Pat Cleveland – con una panciona bellissima.

Elogio della giocosità, Amour, amour, amour è lo slogan ricamato sulla salvietta in cotone ecologico per le abluzioni after sex. Oltre alla lingerie al salone c’è chi ha proposto sex toys, accessori per attivare il desiderio (dagli incensi afrodisiaci agli olii per massaggio, passando per i lubrificanti), libri per conoscere o approfondire il proprio piacere in modo garbato, educativo e non volgare.

Insomma tutto cambia e a gennaio ci sarà un’altra edizione sicuramente più corposa. Nel frattempo, gironzolando a Saint Germain des Prés sono finita in una galleria d’arte contemporanea che mi ha colpito per l’insegna: BETTINA. Sono entrata senza indugi e la gentilissima titolare mi ha mostrato, tra tante, alcune opere d’arte della “signora della lingerie” ovvero Chantal Thomass, mia guru da sempre.

Strana la legge dell’attrazione. Sì, perché la stilista, ha lasciato la direzione artistica del suo brand, chiuso la boutique di Rue St Honoré e oggi si dedica alla ceramica. L’ho preso come un bel messaggio del cosmo.

À la prochaine!

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