“Circa l’8% dei casi giornalieri riguarda persone che si reinfettano. Ma è importante rimarcare che questa fase la gran parte degli italiani è vaccinata o guarita, quindi questo fa meno danni, anche perché oggettivamente si è un po’ rabbonito. Però purtroppo c’è una narrazione sbagliata di una eccessiva benevolenza del virus, per cui molti sottovalutano il fatto che ogni giorno muoiono 60-70 persone“. Sono le parole pronunciate a “Dritti al punto”, su Cusano Italia Tv, da Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università Statale e direttore sanitario dell’Ospedale Galeazzi di Milano.
Pregliasco cita i il problema de long covid e adotta una metafora: “Questo virus fa davvero ancora male. In questo momento lo si può considerare come il gioco terribile della roulette russa nel film “Il cacciatore”. È vero che il maggior numero di colpi che ci si può dare alla tempia è a vuoto, ma qualche colpo è sfortunato. E diventa difficile far percepire questo al cittadino, perché sembra un problema riguardante gli altri finché non ti capita. E, quando si subisce la malattia, molte persone mi dicono che non è una influenza. E comunque anche l’influenza uccide”.
Il virologo, infine, conferma che il covid possa innescare, tra i suoi postumi, anche il diabete: “È quello che stiamo vedendo: l’effetto acuto di rischio morte c’è con la polmonite interstiziale, ma, al di là di questo, c’è un attacco a livello cardiaco, neurologico e un effetto su malattie come il diabete. Questo virus lascia degli strascichi non da poco”.