F1 Silverstone: vince Sainz ma a gioire è la Red Bull. In Ferrari ancora una strategia scandalosa
A Silverstone vince la Ferrari, non quella di Leclerc ma sempre una Ferrari: quella di Carlos Sainz.
Enzo Ferrari sarebbe stato felice ugualmente. In terra inglese, l’importante per lui sarebbe stato vedere vincere una sua macchina, non importa con quale pilota ma che a battere gli inglesi fosse comunque una rossa del team del Cavallino, questo avrebbe contato. Altri tempi però, altra epoca e certamente un’altra Formula1. Basti pensare che la vera festa ieri a Silverstone, dopo il Gran Premio, non la stava facendo la Ferrari ma la Red Bull nel suo box!
Horner aveva un sorriso beffardo stampato sul volto, Verstappen seppur sconfitto e messo ko da una foratura sfortunata, non poteva chiedere di più dalla sorte. Vedersi sfilare dalle due rosse dopo la foratura e sapere che a vincere la gara non è stato il suo maggior rivale nella corsa al titolo iridato, gli ha risollevato non di poco il morale. Sì perché Leclerc non è che non vincendo è arrivato secondo, ma addirittura quarto! E tutto per colpa, ancora una volta, di una scelta strategica a mio avviso scandalosa, ingiustificabile e dannosa per le sorti di gara del monegasco.
Mattia Binotto ha provato nuovamente a giustificare l’operato del suo muretto e nel post gara utilizzando ragionamenti palesemente errati e per certi aspetti anche irritanti se non addirittura provocatori. “Non abbiamo fermato Leclerc per non fargli perdere la testa della gara”, perché lasciarlo fuori con gomme dure e vecchie di 14 giri mentre tutti gli altri cambiavano le gomme, passando alle soft nuove era permettergli di difendersi e vincere la gara?
“Non c’era lo spazio tra i due piloti per fare un doppio pit”. Perché 9”3 secondi non erano sufficienti? E anche se Sainz avesse atteso qualche secondo al box dietro Leclerc cosa avrebbe perso visto che tutti gli altri dietro di lui si sono fermati?
Mi chiedo poi: se si doveva fermare una sola vettura perché non puntare sul pilota più avanti nel mondiale? Nella gara in cui Verstappen – leader del campionato – era fuori dai giochi perché non mettere nelle migliori condizioni Leclerc e fargli fare bottino pieno?
Poi la battuta – che ancora una volta fa saltare i nervi – non si capisce se per deridere un pilota o se stesso (è evidente che Binotto non abbia le capacità per guidare un team di Formula 1 come la Ferrari): “Per Leclerc dobbiamo essere contenti e guardare il lato positivo: stava vincendo a 10 giri dalla fine”, ma ci prende in giro? Binotto ha avuto il coraggio e l’ardore di dire questo a Leclerc quando gli hai puntato il dito contro nei box? Magari quel dito dovrebbe essere puntato da qualcun altro contro di te.
Leclerc però, anche te, quando tiri fuori gli attributi che deve avere un campione, quando scuoti l’ambiente, quando vai a bussare ai piani alti e chiedi spiegazioni e teste? D’altronde a te nessuno veramente può dirti nulla quest’anno e i campioni, quelli con la C maiuscola, questo lo facevano… eccome!!!
In conclusione tutto ciò mi ricorda Imola 1982, quando a vincere anche lì fu la Ferrari “sbagliata”, i vertici della Scuderia, ovvero Enzo Ferrari, erano contenti che a trionfare fosse stata comunque una rossa (quella di Pironi e non quella di Villeneuve) ma da lì in poi accadde di tutto. Non penso certamente a finali tragici e nefasti come in quell’anno ma a finali sportivamente poco felici, quello sì.
La bomba ad orologeria al momento è stata innescata, per colpe ed incapacità di chi deve guidare questa squadra, ora bisogna attendere solo la deflagrazione.
P.S. Il manager di Leclerc è un certo Todt “figlio”: starà zitto stavolta? Si batterà contro il clan spagnolo? Contate quanti spagnoli tra strateghi, piloti, commentatori e sponsor sono presenti in Ferrari e otterrete una risposta molto interessante.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Roma, 7 gen. (Adnkronos) - C’è la data del debutto stagionale indoor di Marcell Jacobs: l’oro di Tokyo esordirà nei 60 metri il 2 febbraio a Boston in occasione del New Balance Indoor Grand Prix. Sarà subito un big match: l’azzurro delle Fiamme Oro incontrerà il campione olimpico dei 100 metri di Parigi Noah Lyles.
L’annuncio è arrivato nella serata italiana: per Jacobs si tratterà di un ritorno sui 60 metri a distanza di quasi due anni dalla medaglia d’argento conquistata agli Europei indoor di Istanbul 2023 alle spalle dell’altro azzurro Samuele Ceccarelli. In questa specialità, Jacobs è stato campione del mondo a Belgrado nel 2022 con il record europeo di 6.41 dopo aver vinto l’oro nella stagione precedente agli Euroindoor di Torun 2021. Per l’atleta allenato da Rana Reider in Florida è il primo confronto diretto con Lyles sui 60 dopo tre sfide sui 100 metri, tutte terminate in favore dello statunitense: Parigi in Diamond League nel 2023, semifinale dei Mondiali di Budapest 2023, finale delle Olimpiadi di Parigi 2024. Il primato personale di Lyles sulla distanza risale alla scorsa stagione: 6.43 ad Albuquerque.
Roma, 7 gen. (Adnkronos) - "Fra una tanto propagandata ed inutile 'zona rossa' e l’altra, ora il governo Meloni e il ministro Piantedosi permettono un altro tipo di zona: la 'zona nera' fatta di neofascisti con la loro squallida ed inaccettabile simbologia, certi di essere impuniti. Una vergogna per il nostro Paese, un’onta per questo governo". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs sulla manifestazione ad Acca Larentia.
Roma, 7 gen. (Adnkronos) - Riunione del gruppo Pd Camera con la segretaria Elly Schlein. All'ordine del giorno dell'assemblea un punto sulla ripresa dei lavori parlamentari e sulla riforma della giustizia, con la separazione delle carriere, che sarà all'esame dell'aula.
Militello (Catania), 7 gen. (Adnkronos) - "Conservare i territori nella loro genuina consistenza è una opera preziosa di carattere nazionale, ma non si può fare se vengono impoverite, indebolite o addirittura abbandonate comunità delle aree interne montane". E' la denuncia del Capo dello Stato Sergio Mattarella nel suo intervento a Militello Val di Catania. "Vi sono gli strumenti moderni che consentono ormai di rispondere a questa esigenza - prosegue Mattarella - Il digitale consente di annullare le distanze, l'isolamento di un tempo, delle campagne, delle montagne, ma occorre procedere velocemente in queste direzione. Occorre accogliere, quindi, l'invito che arriva oggi da Militello di tenere conto di quanto sia elemento nazionale rilevante la sorte delle aree interne montane e delle isole minori. Quindi, da Militello parte una esortazione, una condivisione di opinioni che non è solo nell'interesse di questa città ma di tutti i comuni del nostro paese, grandi e piccoli, di pianura, di montagna, di aree interne, che avvertono quanto il vincolo nazionale sia essenziale, importante per ciascuno di loro e quanto sia indispensabile garantire nei territori servizi adeguati, collegamenti adeguati, e per tutti i cittadini e le cittadine".
Militello (Catania), 7 gen. (Adnkronos) - "Nel nostro paese, nel nostro Bel paese tante città, come Militello Val di Catania, tante aree interne o montane sono protagoniste della storia". Lo ha detto il Capo dello Stato Sergio Mattarella intervenendo a Militello Val di Catania. "Le aree interne, montane, delle piccole isole coprono il 60 per cento del nostro territorio, ci vivono 13 milioni di nostri concittadini - dice - Le aree interne, montane,sono per il nostro paese una ricchezza non solo storica, di memoria, conservano una immensa ricchezza di patrimonio artistico e culturale.Che fa parte essenziale, protagonista dell'attrazione che il nostro paese esercita nel mondo per la sua cultura, la sua arte, la sua storia, il suo modello di vita. Sono aree che richiedono, quindi, un intervento costante". "E' vero, come sanno bene i sindaci, vi è un problema che riguarda le comunicazioni, una quantità di servizi che vanno garantiti nell'interesse del'intero paese, non solo delle comunità interne", aggiunge.
Militello (Catania), 7 gen. (Adnkronos) - "Le nostre comunità soffrono il ridimensionamento dei servizi che riguardano la sanità, la scuola, i trasporti. Bisogna fermare questo processo, occorre combattere la dispersione scolastica e il rischio di isolamento. Spesso vedono i propri figli partire per studiare, lavorare, affermarsi in luoghi lontani, ritornare nelle feste comandate e avere un cuore sanguinante perché le radici sono forti e fa male andare via". E' la denuncia del sindaco di Miltello in Val di Catania, Giovanni Burtone, intervenendo al Palazzetto dello sport alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "L'inverno demografico- dice- si sta trasformando in glaciazione e non e' solo con la monetizzazione che si può affrontare. Serve una visione, serve convogliare nuove energie per tornare a dare speranza a questi luoghi. Ecco perché la visita della massima carica della nostra Repubblica, del garante della Costituzione e di quei diritti fondamentali che sono codificati nella prima parte della Carta, assume carattere di evento straordinario. In un mondo globalizzato e sempre connesso in cui purtroppo gli echi delle guerre ci ricordano che la natura umana ha limiti che ci fanno ricadere sempre negli stessi errori e che ci preoccupano per il futuro. La richiesta di pace non e' velleitaria ma la consapevolezza che il più lungo periodo di pace che questo continente ha conosciuto non e' una conquista perenne ma quotidiana".
Roma, 7 gen. (Adnkronos) - “Sono testimone, prima da sindaco e ora da deputato europeo, del lavoro che Elisabetta Belloni ha sempre svolto nella sua vita professionale, forte della sua esperienza in campo diplomatico e internazionale. Le sue dimissioni rappresentano una perdita importante per le Istituzioni democratiche della Repubblica italiana. A lei va il mio grazie più sincero per l'alto servizio che ha reso al nostro Paese, da ultimo nel suo delicato ruolo al vertice del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. Mi auguro che continuerà a ricoprire ruoli strategici e importanti nell'interesse dell'Italia e dell’Europa”. Lo dichiara l’europarlamentare Pd Dario Nardella.
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Antonio Granato
Analista tecnico di Formula 1 e speaker radiofonico
F1 & MotoGp - 4 Luglio 2022
F1 Silverstone: vince Sainz ma a gioire è la Red Bull. In Ferrari ancora una strategia scandalosa
A Silverstone vince la Ferrari, non quella di Leclerc ma sempre una Ferrari: quella di Carlos Sainz.
Enzo Ferrari sarebbe stato felice ugualmente. In terra inglese, l’importante per lui sarebbe stato vedere vincere una sua macchina, non importa con quale pilota ma che a battere gli inglesi fosse comunque una rossa del team del Cavallino, questo avrebbe contato. Altri tempi però, altra epoca e certamente un’altra Formula1. Basti pensare che la vera festa ieri a Silverstone, dopo il Gran Premio, non la stava facendo la Ferrari ma la Red Bull nel suo box!
Horner aveva un sorriso beffardo stampato sul volto, Verstappen seppur sconfitto e messo ko da una foratura sfortunata, non poteva chiedere di più dalla sorte. Vedersi sfilare dalle due rosse dopo la foratura e sapere che a vincere la gara non è stato il suo maggior rivale nella corsa al titolo iridato, gli ha risollevato non di poco il morale. Sì perché Leclerc non è che non vincendo è arrivato secondo, ma addirittura quarto! E tutto per colpa, ancora una volta, di una scelta strategica a mio avviso scandalosa, ingiustificabile e dannosa per le sorti di gara del monegasco.
Mattia Binotto ha provato nuovamente a giustificare l’operato del suo muretto e nel post gara utilizzando ragionamenti palesemente errati e per certi aspetti anche irritanti se non addirittura provocatori. “Non abbiamo fermato Leclerc per non fargli perdere la testa della gara”, perché lasciarlo fuori con gomme dure e vecchie di 14 giri mentre tutti gli altri cambiavano le gomme, passando alle soft nuove era permettergli di difendersi e vincere la gara?
“Non c’era lo spazio tra i due piloti per fare un doppio pit”. Perché 9”3 secondi non erano sufficienti? E anche se Sainz avesse atteso qualche secondo al box dietro Leclerc cosa avrebbe perso visto che tutti gli altri dietro di lui si sono fermati?
Mi chiedo poi: se si doveva fermare una sola vettura perché non puntare sul pilota più avanti nel mondiale? Nella gara in cui Verstappen – leader del campionato – era fuori dai giochi perché non mettere nelle migliori condizioni Leclerc e fargli fare bottino pieno?
Poi la battuta – che ancora una volta fa saltare i nervi – non si capisce se per deridere un pilota o se stesso (è evidente che Binotto non abbia le capacità per guidare un team di Formula 1 come la Ferrari): “Per Leclerc dobbiamo essere contenti e guardare il lato positivo: stava vincendo a 10 giri dalla fine”, ma ci prende in giro? Binotto ha avuto il coraggio e l’ardore di dire questo a Leclerc quando gli hai puntato il dito contro nei box? Magari quel dito dovrebbe essere puntato da qualcun altro contro di te.
Leclerc però, anche te, quando tiri fuori gli attributi che deve avere un campione, quando scuoti l’ambiente, quando vai a bussare ai piani alti e chiedi spiegazioni e teste? D’altronde a te nessuno veramente può dirti nulla quest’anno e i campioni, quelli con la C maiuscola, questo lo facevano… eccome!!!
In conclusione tutto ciò mi ricorda Imola 1982, quando a vincere anche lì fu la Ferrari “sbagliata”, i vertici della Scuderia, ovvero Enzo Ferrari, erano contenti che a trionfare fosse stata comunque una rossa (quella di Pironi e non quella di Villeneuve) ma da lì in poi accadde di tutto. Non penso certamente a finali tragici e nefasti come in quell’anno ma a finali sportivamente poco felici, quello sì.
La bomba ad orologeria al momento è stata innescata, per colpe ed incapacità di chi deve guidare questa squadra, ora bisogna attendere solo la deflagrazione.
P.S. Il manager di Leclerc è un certo Todt “figlio”: starà zitto stavolta? Si batterà contro il clan spagnolo? Contate quanti spagnoli tra strateghi, piloti, commentatori e sponsor sono presenti in Ferrari e otterrete una risposta molto interessante.
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L’annuncio è arrivato nella serata italiana: per Jacobs si tratterà di un ritorno sui 60 metri a distanza di quasi due anni dalla medaglia d’argento conquistata agli Europei indoor di Istanbul 2023 alle spalle dell’altro azzurro Samuele Ceccarelli. In questa specialità, Jacobs è stato campione del mondo a Belgrado nel 2022 con il record europeo di 6.41 dopo aver vinto l’oro nella stagione precedente agli Euroindoor di Torun 2021. Per l’atleta allenato da Rana Reider in Florida è il primo confronto diretto con Lyles sui 60 dopo tre sfide sui 100 metri, tutte terminate in favore dello statunitense: Parigi in Diamond League nel 2023, semifinale dei Mondiali di Budapest 2023, finale delle Olimpiadi di Parigi 2024. Il primato personale di Lyles sulla distanza risale alla scorsa stagione: 6.43 ad Albuquerque.
Roma, 7 gen. (Adnkronos) - "Fra una tanto propagandata ed inutile 'zona rossa' e l’altra, ora il governo Meloni e il ministro Piantedosi permettono un altro tipo di zona: la 'zona nera' fatta di neofascisti con la loro squallida ed inaccettabile simbologia, certi di essere impuniti. Una vergogna per il nostro Paese, un’onta per questo governo". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs sulla manifestazione ad Acca Larentia.
Roma, 7 gen. (Adnkronos) - Riunione del gruppo Pd Camera con la segretaria Elly Schlein. All'ordine del giorno dell'assemblea un punto sulla ripresa dei lavori parlamentari e sulla riforma della giustizia, con la separazione delle carriere, che sarà all'esame dell'aula.
Militello (Catania), 7 gen. (Adnkronos) - "Conservare i territori nella loro genuina consistenza è una opera preziosa di carattere nazionale, ma non si può fare se vengono impoverite, indebolite o addirittura abbandonate comunità delle aree interne montane". E' la denuncia del Capo dello Stato Sergio Mattarella nel suo intervento a Militello Val di Catania. "Vi sono gli strumenti moderni che consentono ormai di rispondere a questa esigenza - prosegue Mattarella - Il digitale consente di annullare le distanze, l'isolamento di un tempo, delle campagne, delle montagne, ma occorre procedere velocemente in queste direzione. Occorre accogliere, quindi, l'invito che arriva oggi da Militello di tenere conto di quanto sia elemento nazionale rilevante la sorte delle aree interne montane e delle isole minori. Quindi, da Militello parte una esortazione, una condivisione di opinioni che non è solo nell'interesse di questa città ma di tutti i comuni del nostro paese, grandi e piccoli, di pianura, di montagna, di aree interne, che avvertono quanto il vincolo nazionale sia essenziale, importante per ciascuno di loro e quanto sia indispensabile garantire nei territori servizi adeguati, collegamenti adeguati, e per tutti i cittadini e le cittadine".
Militello (Catania), 7 gen. (Adnkronos) - "Nel nostro paese, nel nostro Bel paese tante città, come Militello Val di Catania, tante aree interne o montane sono protagoniste della storia". Lo ha detto il Capo dello Stato Sergio Mattarella intervenendo a Militello Val di Catania. "Le aree interne, montane, delle piccole isole coprono il 60 per cento del nostro territorio, ci vivono 13 milioni di nostri concittadini - dice - Le aree interne, montane,sono per il nostro paese una ricchezza non solo storica, di memoria, conservano una immensa ricchezza di patrimonio artistico e culturale.Che fa parte essenziale, protagonista dell'attrazione che il nostro paese esercita nel mondo per la sua cultura, la sua arte, la sua storia, il suo modello di vita. Sono aree che richiedono, quindi, un intervento costante". "E' vero, come sanno bene i sindaci, vi è un problema che riguarda le comunicazioni, una quantità di servizi che vanno garantiti nell'interesse del'intero paese, non solo delle comunità interne", aggiunge.
Militello (Catania), 7 gen. (Adnkronos) - "Le nostre comunità soffrono il ridimensionamento dei servizi che riguardano la sanità, la scuola, i trasporti. Bisogna fermare questo processo, occorre combattere la dispersione scolastica e il rischio di isolamento. Spesso vedono i propri figli partire per studiare, lavorare, affermarsi in luoghi lontani, ritornare nelle feste comandate e avere un cuore sanguinante perché le radici sono forti e fa male andare via". E' la denuncia del sindaco di Miltello in Val di Catania, Giovanni Burtone, intervenendo al Palazzetto dello sport alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "L'inverno demografico- dice- si sta trasformando in glaciazione e non e' solo con la monetizzazione che si può affrontare. Serve una visione, serve convogliare nuove energie per tornare a dare speranza a questi luoghi. Ecco perché la visita della massima carica della nostra Repubblica, del garante della Costituzione e di quei diritti fondamentali che sono codificati nella prima parte della Carta, assume carattere di evento straordinario. In un mondo globalizzato e sempre connesso in cui purtroppo gli echi delle guerre ci ricordano che la natura umana ha limiti che ci fanno ricadere sempre negli stessi errori e che ci preoccupano per il futuro. La richiesta di pace non e' velleitaria ma la consapevolezza che il più lungo periodo di pace che questo continente ha conosciuto non e' una conquista perenne ma quotidiana".
Roma, 7 gen. (Adnkronos) - “Sono testimone, prima da sindaco e ora da deputato europeo, del lavoro che Elisabetta Belloni ha sempre svolto nella sua vita professionale, forte della sua esperienza in campo diplomatico e internazionale. Le sue dimissioni rappresentano una perdita importante per le Istituzioni democratiche della Repubblica italiana. A lei va il mio grazie più sincero per l'alto servizio che ha reso al nostro Paese, da ultimo nel suo delicato ruolo al vertice del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. Mi auguro che continuerà a ricoprire ruoli strategici e importanti nell'interesse dell'Italia e dell’Europa”. Lo dichiara l’europarlamentare Pd Dario Nardella.