Politica

Il M5s deve dotarsi di nuovi strumenti informatici, perché no anche nel Metaverso

di Roberto Zambelli

Da sempre ho pensato, e tuttora lo penso, che Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio (purtroppo ora non più tra noi) abbiano avuto alcune intuizioni della cui portata neppure si sono resi conto o di cui, i fatti sembrano confermarlo, hanno perso il senso. Ad esempio l’uso dei meetup ha avuto un effetto che definirei come il primo Metaverso della politica: i meetup erano diffusi sul territorio, dai meetup, spesso litigiosissimi tra di loro, nascevano due cose fondamentali quali la partecipazione diffusa dei cittadini e il loro coinvolgimento sui problemi dei territori e la successiva creazione di liste civiche che, ai diversi livelli, sono state accreditate e che poi hanno portato alla reale partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa del paese fino alla percentuale del 32% alle Politiche del 2018.

Una cosa però ancora non è entrata nelle teste degli stessi eletti (per la maggioranza ora solo politici in carriera): i cittadini hanno votato il M5S per il sogno che era insito in alcuni concetti base quali, la trasparenza (chi l’ha più vista), l’onestà, i due mandati come concetto portante della politica come servizio e la partecipazione attiva come espressione fondamentale della democrazia insita nell’ “uno vale uno” che incide sulle scelte politiche. Ora il M5S è impantanato in quisquilie classico-politiche di basso livello da cui potrà uscire, e lo spero davvero, solo dandosi una struttura movimentista che a sua volta genera e sovrintende, in modo indipendente, la mano armata dei politici politicanti.

La messa a terra di una simile struttura richiede di poter disporre di strumenti informatici tipo social-community (perché no, anche in forma di Metaverso oggettivo su problemi reali) in cui ogni gruppo e ogni cittadino possa affrontare problemi specifici locali e/o globali molti dei quali potrebbero, ad esempio avere e fare riferimento sia ad una mappa territoriale (Google Maps per intenderci) di dislocazione dei problemi e delle soluzioni sia ad una mappa del Metaverso sui problemi globali che coinvolgono l’umanità intera.

Se il M5S avrà una visione di questo tipo e la metterà in campo ecco che avrà la possibilità di fare il bene del paese e dei cittadini oppure sarà destinato all’oblio e a trasformare in delusione e in assenteismo le residue pulsioni dei cittadini che ancora credono nella possibilità di reale partecipazione attiva date dal concetto dell’”UnoValeUno”.

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