Il tennista proprio mentre è tornato a fare faville sull'erba di Wimbledon, dove domani giocherà il quarto di finale con Cristian Garin, deve fare i conti con la denuncia. L'australiano dovrà rispondere dell'accaduto il prossimo 2 agosto al Tribunale di Canberra, rischia fino a due anni di carcere
Proprio mentre è finalmente tornato a fare faville sull’erba di Wimbledon, arriva una doccia fredda per Nick Kyrgios che dovrà rispondere di un’accusa di aggressione davanti al Tribunale di Canberra. La presunta vittima è l’ex fidanzata dell’australiano che sarebbe stata aggredita sul finire dello scorso anno. A diffondere la notizia è stato il Canberra Times proprio alla vigilia del quarto di finale che vedrà Kyrgios affrontare il cileno Cristian Garin. Stando alle indiscrezioni del quotidiano ‘aussie’, il tennista sarà giudicato il mese prossimo. Ad attestarlo sono le stesse autorità australiane: “La polizia può confermare che un uomo di 27 anni dovrà comparire in tribunale il 2 agosto in relazione a un’accusa di aggressione a seguito di un incidente avvenuto nel dicembre 2021”. Sempre secondo il Canberra Times, la donna che ha denunciato il presunto fatto si chiama Chiara Passari. la tipologia di reato prevede una pena fino a due anni di carcere.
Non poteva quindi esserci vigilia peggiore per Kyrgios, che si sta preparando per affrontare una partita che li può consegnare la prima semifinale della carriera in uno Slam. A prendere le difese del tennista, che non si è ancora esposto in prima persona, è il suo avvocato Jason Moffett che ha comunicato che il suo assistito era a conoscenza della denuncia. Inoltre, ha aggiunto: “E’ nel contesto di una relazione domestica. La natura dell’accusa è grave e il signor Kyrgios la prende molto sul serio”