Il rapper ha annunciato di voler aiutare Rozzano, quartiere dove è nato. Poi ironizza sulla sua cicatrice in una storia su Instagram e si racconta, a cuore aperto e con la massima serietà, in un'intervista a Vanity Fair
Fedez non si ferma più. Dopo il successo del LoveMi, concerto di beneficienza grazie al quale sono stati raccolti 130mila euro, poi devoluti alla Fondazione Tog (offre ai bambini percorsi di riabilitazione neurologica), il rapper ha annunciato un nuovo progetto. Si mobiliterà, infatti, per aiutare Rozzano, hinterland di Milano e comune di cui è originario. “Ci tenevo a raccontarvi quali saranno i progetti futuri della mia fondazione. Il prossimo step sarà quello di aiutare il quartiere da dove vengo e dove abita tutta la mia famiglia. Non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura”, ha spiegato su Instagram.
Tra un’iniziativa e l’altra, Federico Lucia continua a condividere e documentare la propria vita sui social. L’intervento al pancreas per un tumore endocrino e la difficile riabilitazione iniziale sembrano ormai un ricordo lontano, ma rappresentano un simbolo di rinascita e il cantante ne è consapevole. “Il mio micropene mi fa abbastanza ridere”, afferma mostrando su Instagram la sua cicatrice. D’estate, infatti, la protezione solare provoca sulla ferita un segno dalle forme falliche. “Sono contento di avere un micropene sulla pancia”, ironizza poi. Della malattia il cantate ha parlato anche in un’intervista a Vanity Fair in cui si è raccontato a cuore aperto: “Non ho nemmeno 33 anni, ho i capelli bianchi, due figli e un tumore alle spalle. Posso dire che ho vissuto abbastanza vite per ritenermi diversamente giovane. La verità su come ho scoperto il mio tumore? Destino. Fortuna. La chiami come vuole. Faccio un esame generale ogni sei mesi. Quando è arrivato il giorno dell’appuntamento, ho litigato con Chiara (Ferragni, ndr) e mi sono presentato con due ore di ritardo. Mentre mi visitavano, è passata di lì, per caso, una dottoressa che non doveva passare di lì. Ha guardato il monitor e ha ritenuto che il mio pancreas non fosse proprio nella norma. Le devo la vita”.
Cosa è successo dopo? “Ho avuto paura. Però ho voluto sapere tutto – rivela il cantante -. Tutto. I medici sono stati chiari: da questa operazione puoi uscire vivo, morire nei giorni successivi, oppure non farcela durante l’intervento. È durata sei ore e mezza. Ma è andata bene e ora sono fuori pericolo, diciamo, al 99 per cento. Penso che nella vita si cambi sempre. Però poi ci sono avvenimenti che ti fanno cambiare profondamente. Sì, sono cambiato tantissimo. E sì, mi sono successe cose che avrei preferito non accadessero, ma l’epilogo mi fa ritenere molto fortunato. Mi tocco sempre i cog**oni quando dico queste cose!”.
Quindi Fedez si è confidato anche sul suo rapporto con i figli, inevitabilmente mutato dopo la malattia: “Non sono cambiato soltanto con loro. Sono cambiato con tutti. Ho compreso soprattutto quanto sia una perdita di tempo prestare il fianco a polemiche facili. Una volta mi facevo guidare dalla pancia, adesso ho priorità diverse perché il tempo che abbiamo su questa terra è limitato. E io non lo voglio più sprecare”. Quindi, ha stemperato la tensione scherzando: “Nono un pezzo di mer*a come sempre. Semplicemente le esternazioni che prima facevo in pubblico ora le tengo per me”.