In Tunisia vanno soprattutto dipendenti pubblici, perché le pensioni pubbliche si possono trasferire per non avere la doppia tassazione. Questo anche in Australia. Nel settore privato, invece, le pensioni possono essere trasferire in tutta Europa praticamente, cioè nei Paesi dove c’è un accordo bilaterale di tassazione unica”. Così, ai microfoni della trasmissione “Fino a qui tutto bene”, su Radio Cusano Campus, Patrizia Volponi, segretaria della Federazione Nazionale Pensionati Cisl, conferma quanto emerso dal convegno “Italia, pensioni e mobilità: storie di partenze e di ritorni”, organizzato dall’Inps e dalla Fondazione Migrantes: l’aumento notevole del numero di pensionati che lasciano l’Italia per emigrare in Paesi dove ci sono una tassazione più leggera e un maggiore potere d’acquisto.

Volponi puntualizza che fino a qualche anno fa le mete più gettonate erano le Canarie e il Portogallo, ora però gravati dall’aumento del costo della vita: “Prima il Portogallo applicava praticamente zero tassazione per 10 anni, adesso applica una tassazione del 15%. Ricordo che l’Italia è nel mondo il Paese che tassa di più le pensioni. In più, il costo della vita è aumentato tantissimo. Le pensioni, così come gli stipendi dei lavoratori, stanno soffrendo molto l’aumento dell’inflazione, ormai arrivato a quasi l’8%. Speriamo di riuscire a recuperare qualcosa dalla legge di Bilancio del prossimo anno”.

La sindacalista poi tratteggia l’attuale situazione disperata dei pensionati: “Stanno cercando di risparmiare il più possibile perché sta aumentando tutto. Il nostro segretario generale Luigi Sbarra ha proposto al governo di togliere l’Iva sui beni di prima necessità. Speriamo che venga accolta. L’inflazione sta erodendo il potere d’acquisto, considerando che oltre l’80% delle pensioni è intorno ai 1000 euro. Purtroppo nel nostro Paese si è fermato l’ascensore sociale che faceva sì che i figli stessero meglio dei padri. Per questo chiediamo la pensione di garanzia per i giovani che adesso fanno lavori discontinui e sottopagati. Con la Cgil e la Uil chiediamo al governo di portare queste pensioni a un livello di dignità”.

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