Le camere si chiamano "quiet room" e sono state pensate dagli organizzatori per permettere ai visitatori di raccogliersi in meditazione, preghiera oppure per ritagliarsi uno spazio privato per sfuggire alla folla. Esse, però, si sono trasformate in luoghi senza freni dove accade di tutto. "Non c'erano dubbi su quello che avevano combinato"
È una novità introdotta solo quest’anno a Wimbledon ma che fin da subito ha fatto scalpore. Come racconta fanpage.it, la cosiddetta “quiet room” è un centro voluto dagli organizzatori per permettere ai visitatori di raccogliersi in meditazione, preghiera oppure per ritagliarsi uno spazio privato per sfuggire alla folla. L’idea iniziale, però, ha preso una piega diversa e le persone che usufruiscono delle camere non sempre lo fanno con queste intenzioni. Durante la giornata può capitare che gli addetti alla sicurezza incaricati di sorvegliare il complesso lascino incustodite le stanze e proprio in quel momento la gente non si pone freni, utilizzandole per scopi differenti a quelli pensati dalla direzione. Insomma, fuor di metafora: in molto usano queste camere per fare sesso.
L’area in questione si trova a Sud nei pressi del Campo 12 ed è dotata di poltrone, di un tavolo a scomparsa e di punti per la ricarica di apparecchi elettronici e informatici. A raccontare i fatti incriminati al The Guardian è stato un portavoce dell’All England Club che ha raccontato cosa accade realmente in quel luogo. Sono gli stessi spettatori a confermare questa versione: “Non c’erano dubbi su quello che avevano combinato”. E ancora: “Dalla porta della stanza affianco si sentivano chiaramente strani rumori… atteggiamenti intimi“. Eppure il regolamento dei Championship è chiaro in merito: “Gli appassionati di tennis in visita sono pregati di rispettare il nostro parco e i nostri boschi. Non saranno tollerati comportamenti antisociali come droghe, alcolici e feste sessuali”.