L’As Roma torna alla carica per costruire la sua nuova casa: nelle prossime settimane presenterà al Campidoglio il progetto dello stadio, nella zona di Pietralata. Dopo il fallimento a Tor di Valle, con i suoi strascichi giudiziari, è questa l’area scelta per vedere sorgere il nuovo impianto. “All’esito di una serie di riunioni congiunte tra gli uffici dell’amministrazione capitolina e i tecnici di AS Roma Spa tenutesi negli scorsi mesi, Roma Capitale prende atto positivamente della volontà da parte della società giallorossa di presentare nelle prossime settimane al Campidoglio uno studio di fattibilità per la realizzazione di uno stadio su un’area comunale nella zona di Pietralata”, scrivono in una nota congiunta il Comune e la società.
“L’iniziale esame urbanistico svolto sull’area individuata da AS Roma non ha infatti messo in evidenza elementi ostativi alla presentazione del suddetto progetto che dovrà essere attentamente valutato da Roma Capitale secondo l’iter amministrativo disciplinato dalla cosiddetta legge stadi“, si legge ancora nella nota. La zona di Pietralata, vicino alla stazione Tiburtina, ha una buona situazione viaria e del trasporto pubblico: c’è appunto la stazione ferroviaria, ma anche la metro B. Ci sarà comunque da lavorare per potenziare il sistema della mobilità e renderlo idoneo ai flussi di un impianto con una capienza di decine di migliaia di spettatori.
“AS Roma esprime grande soddisfazione per il clima di collaborazione che ha caratterizzato gli incontri con gli uffici comunali. Roma Capitale e AS Roma condividono che il nuovo stadio dovrà rappresentare un volano – sottolineano – per la riqualificazione sostenibile e senza aggravi urbanistici del quartiere Pietralata e, più in generale, per lo sviluppo della Capitale”, conclude il comunicato congiunto.
Così la proprietà di Dan Friedkin rilancia l’idea di uno stadio di proprietà dei giallorossi, a oltre un anno di distanza dal no che aveva messo la parola fine sul nuovo stadio nell’area di Tor di Valle. A febbraio 2021 il consiglio di amministrazione aveva chiarito che “non sussistono più i presupposti per confermare l’interesse all’utilizzo dello stadio da realizzarsi nell’ambito dell’attuale progetto immobiliare relativo all’area di Tor Di Valle, essendo quest’ultimo progetto divenuto di impossibile esecuzione“. Parole che misero una pietra tombale su una vicenda durata anni e che di fatto ha portato l’ex presidente della Roma, James Pallotta, a decidere di farsi da parte. Pochi mesi dopo, a luglio 2021, l’Assemblea capitolina aveva revocato l’interesse pubblico sull’area di Tor di Valle su cui avrebbe dovuto sorgere lo stadio. L’allora sindaca, Virginia Raggi, aveva così aperto la nuova fase: “Oggi voltiamo pagina. Ora guardiamo al futuro”.