Brutus, il famoso cigno del Parco nord di Sesto San Giovanni, è stato ucciso. Il fatto si è verificato nella notte di giovedì 7 luglio, intorno alle 3.30, quando l’animale è stato preso, ammazzato e poi scuoiato da un uomo. Il parco è dotato di attrezzatura di sorveglianza, in questo modo è stato possibile visionare le registrazioni e far partire le indagini per individuare il responsabile.
Il cigno viveva nel laghetto in mezzo al parco e ad accorgersi della sua assenza sono state le guardie ecologiche volontarie insieme ai guardiaparco. Del cigno era rimasto ben poco, soltanto le piume. Tutto il resto è stato portato via dal colpevole. Brutus era molto conosciuto da frequentatori del Parco nord, dove abitava fin dalla creazione dello spazio verde, avvenuta nel 2015. Il personale del Parco ha riferito a MilanoToday che le immagini registrate mostrano un uomo avvicinarsi all’animale: il cigno, abituato a stare in mezzo alle persone, non si è allontanato e in questo modo il responsabile è riuscito agilmente a prenderlo e ucciderlo.
“Siamo sconvolti da questo accadimento – ha commentato Marzio Marzorati, il presidente del Parco Nord Milano – è una brutale violenza che non possiamo assolutamente tollerare, si tratta di un atto grave contro un essere vivente”. “Vigileremo con ancora più attenzione e faremo di tutto per identificare e punire la persona che ha commesso questo reato” ha continuato Marzorati. Al momento, secondo quanto riportato, è stati identificato un possibile responsabile: “Stiamo finendo di visionare le immagini registrate questa notte” ha spiegato la guardiaparco Daniela Mesisina. “Al momento è stato identificato un soggetto, stiamo procedendo con la notizia di reato, per uccisione di fauna selvatica”. Intanto, sui gruppi Facebook del quartiere Niguarda e dei frequentatori del Parco, sono molti i messaggi di dispiacere per la morte del cigno. Nel pomeriggio è intervenuto anche Mirko Mazzali, assessore alla sicurezza del Municipio 9: “Bisognerà effettuare tutti i passaggi giuridici necessari affinché il responsabile, se condannato, risarcisca il danno causato alla città e al municipio”.