Viaggi

Ecotour, quando viaggiare fa bene a noi (e all’ambiente)

Sempre più turisti sono alla ricerca di esperienze di viaggio capaci di coniugare la voglia di scoperta con l’esplorazione sostenibile. Ecco cosa sono gli Ecotour Sensibility, e perché fanno bene all’ambiente.

Testo e Foto di S.Meconi - Alpitour World

Sono sempre più gli attori del settore – compagnie di trasporti, hotel, tour operator – che stanno studiando soluzioni per ridurre l’impatto dei viaggi sull’ambiente. Un uso più attento delle risorse, la scelta di materiali Green, ma anche azioni indirette che compensano le emissioni generate dai viaggi.

È il caso di Turisanda, brand del gruppo Alpitour che con Made realizza viaggi personalizzati e “tematici”, che ha lanciato una partnership operativa con Treedom, azienda italiana di e-commerce che sensibilizza sui temi ambientali. L’idea è quella di unire il piacere del viaggio con un aiuto concreto all’ambiente: per ogni acquisto di un viaggio Turisanda, Treedom pianterà un nuovo albero in comunità rurali, dove i contadini se ne prenderanno cura. Il turista potrà seguire la crescita dell’albero e rimanere sempre aggiornato sul suo ruolo nella protezione dell’ambiente che ci circonda.

Nel frattempo, però, anche voi potete fare la vostra, scegliendo gli ecotour Sensibility, viaggi dove la natura è protagonista a 360 gradi. Ecco alcune mete dove si viaggia…verde.

Giappone

Natura benevola, ma capace di riservare sorprese. Quello giapponese è un ecosistema solido e fragile allo stesso tempo, elegante come la fioritura dei ciliegi e imponente come le vette innevate del Fuji, il vulcano sacro dei nipponici. In un paese foriero dell’avanzamento tecnologico, la cura e la protezione dell’ambiente hanno un significato filosofico e religioso. I templi immersi nel verde, gli Onsen (bagni termali) nascosti in grandi boschi e foreste, ma anche l’apicoltura biologica che viene realizzata proprio nel centro di Tokyo. Il Giappone è campione della crescita sostenibile e del rispetto delle tradizioni, che si apprezza visitando i Kenroku-en, ovvero i Tre Grandi Giardini Giapponesi oppure ammirando il rito della raccolta del riso a Shirakawago. Qui, le antiche case in legno e paglia con tetti a spiovente testimoniano una convivenza rispettosa di uomo e natura, mentre i ritmi lenti e lo sviluppo sostenibile ci mostrano un lato nuovo del paese degli Shinkansen e dei grattacieli tra i più alti del mondo.

Perù

Il Perù è celebre per Macchu Picchu, per le sue vette andine che superano altezze record, oltre che per una delle culture indigene maggiormente legate all’ambiente e alla sua sostenibilità. Basti pensare alle comunità del Lago Titicaca, che ancora oggi vivono – come secoli fa – in simbiosi con una natura generosa benché ardua. Ed è proprio in questo paese che un ecotour si fa soprattutto occasione di scoperta e di confronto con territori lontanissimi dal quotidiano. È il caso del Vinicunca, la “Montagna dei Sette Colori” che svetta fino a 5200 metri d’altitudine con una successione armonica di strisce colorate. Non è magia, ma semplice geologia: quella di depositi di materiali (ossido di ferro, manganese, zolfo, rame, granito) che, in milioni di anni, hanno dato vita a uno degli spettacoli più fotografati del paese. Nella terra degli Inca c’è tanto altro da vedere, dai terrazzamenti eroici di Ollantaytampo alle fonti di Aguas Calientes, senza dimenticare le isole degli Uros, dove sopravvive il modello dell’ospitalità diffusa, che mette i visitatori in contatto con le comunità del luogo.

Bolivia

Uno degli esempi di come la Bolivia sia riuscita a coniugare urbanistica, rispetto per l’ambiente e avanzamento tecnologico è sicuramente il Teleferico. Questa enorme rete di funivie urbane, che siamo abituati altrimenti a vedere solo nei resort sciistici, si sviluppa in lungo e in largo sul territorio della capitale La Paz. La città è infatti situata su un pianoro andino a una quota compresa tra 3200 e 4100 metri d’altitudine, con dislivelli spesso straordinariamente imponenti anche tra quartieri adiacenti. Per rendere possibile gli spostamenti, senza alterare una città magnifica, si è scelto di costruire 10 linee di funivie, che attraversano La Paz e la vicina El Alto, proiettando una delle panoramiche più belle possibili su quest’angolo di Bolivia. Ed è proprio dalle “gondole”, queste cabine da 10 posti ciascuna, che si ammira il magnifico Illimani, monte-sentinella sulla città capitale, ripreso anche nel suo stemma. La Bolivia è il paese che meglio rappresenta la capacità, tutta del Latinoamerica, di rendere possibile uno sviluppo armonico e sostenibile. In particolare, la tutela del suo grande passato è anche un rispetto per la natura, quella del Lago Titicaca e del Salar de Uyuni, il più grande bacino salino al mondo, grande più di tutta la Regione Marche. Uyuni è un luogo assolutamente unico, una cartolina bianca con viste a perdita d’occhio, tra pile ed esagoni di sale, con isolotti sperduti e antichi siti precolombiani.

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