Il gruppo tedesco Uniper ha chiesto ufficialmente al governo di intervenire con un piano di salvataggio dopo che il taglio dei flussi di gas deciso dalla Russia (più che dimezzati) ha affossato la situazione finanziaria del gruppo. Berlino si prepara ad un intervento da 9 miliardi di euro, tra le misure anche l’ingresso nell’azionariato, la possibilità di aumentare le tariffe delle forniture di gas a famiglie e imprese in deroga agli accordi contrattuali. Un’opzione che verrebbe estesa a tutti i fornitori ma per ora ancora in “stand by”. Uniper ha quindi avvertito che i consumatori tedeschi devono prepararsi ad un” “enorme ondata” di aumento dei prezzi dell’energia che inizierà a colpire le bollette il prossimo anno. La maggior parte dei consumatori ha infatti sottoscritto accordi di fornitura che bloccano il prezzo per un anno, opzione disponibile anche in Italia con i contratti in “mercato libero”. La “botta” degli aumenti si comincerà quindi a sentire dal prossimo gennaio, ha spiegato l’amministratore delegato Klaus-Dieter Maubach aggiungendo che l’unico modo per contenere le bollette è quello di usare meno gas.

Le quotazioni del gas sul mercato europeo oscillano in questi giorni tra i 170 e i 180 euro al megawatt/ora, sestuplicate nell’ultimo anno. In Germania i prezzi dell’energia elettrica sono aumentati del 19% solo nell’ultima settimana e sono quasi triplicati da inizio anno. Maubach ha anche detto che la situazione finanziaria dell’azienda sta diventando sempre più disastrosa. Nei giorni scorsi il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck ha parlato del rischio di effetto domino sul sistema sulla falsariga di quanto avvenuto in ambito bancario nel 2008 per effetto del crack di Lehman Brothers.

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