La salma del bambino arriverà invece domani. I genitori del piccolo saranno trasferiti al policlinico di Palermo. Ad accoglierli ci sarà il sindaco di Palermo Roberto Lagalla
È atterrato all’aeroporto Falcone Borsellino l’aereo che ha portato da Sharm i genitori del piccolo Andrea Mirabile, morto a 6 anni nei giorni scorsi, mentre era in vacanza. Ad attendere i genitori c’è un ambulanza che porterà la coppia di coniugi in ospedale al Policlinico. La salma del piccolo arriverà domani con un volo Sharm Fiumicino, Fiumicino Palermo. Ad accoglierli il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, che in queste ore è in contatto costante con la Farnesina per avere tutti gli aggiornamenti. Il primo cittadino ha parlato anche con lo zio del bambino morto in circostanze ancora tutte da accertare. L’aeroambulanza, resa disponibile dalla compagnia di assicurazioni con la quale i genitori avevano stipulato una polizza prima della partenza per l’Egitto, dovrebbe partire per Palermo alle 10.30.
Per stabilire le cause della morte bisognerà attendere gli esiti dell’autopsia che, secondo quanto riferiscono le autorità egiziane, non arriveranno prima di un mese: si dovrà attendere la relazione medica sui campioni istologici prelevati dai periti venuti da Suez. I familiari riferiscono che la famiglia ha sempre mangiato all’interno del resort e “hanno fatto molta attenzione evitando il ghiaccio e bevendo solo acqua da bottiglie chiuse”. Dalla struttura, un albergo a 5 stelle sulle rive del Mar Rosso, fanno sapere che nessuno degli altri ospiti avrebbe avuto sintomi da intossicazione alimentare nei giorni in cui Andrea e suo padre sono stati male e che la coppia si sarebbe rivolta al medico dell’albergo e avrebbe avvertito solo sabato il tour operator, Alpitour, che ha organizzato il viaggio. Sempre secondo la versione egiziana, il bambino sarebbe stato portato in ospedale dopo tre giorni e non all’indomani del presentarsi dei sintomi, come invece riferito. Anche questo dovrà essere accertato dalla magistratura.
Intanto nel resort, come riferisce il Corriere della Sera, gli altri ospiti italiani sono preoccupati e sostengono di essere intenzionati a vitare il cibo offerto. L’influencer di Verona Elisa Gilieri racconta: “Ho letto ieri la notizia e sono stata malissimo, anche perché ho ripensato a molte cose che non mi hanno convinto della vacanza. C’erano lavori ovunque. Nel ristorante sulla spiaggia abbiamo notato alimenti tenuti fuori dal frigorifero e uccelli che zampettavano tra il cibo. Il primo giorno, poi, ci hanno dato dei bicchieri di carta: abbiamo visto che dopo l’uso venivano solo sciacquati sotto l’acqua corrente. A quel punto abbiamo preteso che ce li dessero di plastica usa e getta”.