Un altro vasto incendio – il terzo nell’arco di pochi giorni, il quarto in un mese – è divampato nel pomeriggio a Roma, nella zona di via Casilina e del parco di Centocelle. La densa nube di fumo ha coperto il cielo in varie zone della Capitale, soprattutto nella zona Est, da Cinecittà al quartiere Appio, ma anche del centro, compresa la zona del Circo Massimo. Poi il rumore di boati ed esplosioni ripetute e l’invito ai residenti della zona più colpita di chiudere le finestre e utilizzare le mascherine anche in strada, con gli abitanti di alcuni palazzi costretti per precauzione a lasciare le loro abitazioni. È stata una nuova giornata campale per Roma per la quarta volta nel giro di nemmeno un mese colpita da un grosso incendio che ha coinvolto anche alcuni autodemolitori e ha suscitato ansia e paura in diversi quartieri. Solo poco dopo le ore 21 i presidenti dei Municipi Roma V e VII Mauro Caliste e Francesco Laddaga hanno definito la situazione “sotto controllo” con gli ultimi focolai “in via di spegnimento”. Il sindaco Roberto Gualtieri li ha definiti “una sequenza impressionante di episodi che sta mettendo a dura prova Roma e i romani”. “Stiamo monitorando costantemente la situazione e non sappiamo ancora se siano episodi di origine criminale o solo colposa“, ha scritto in un messaggio su Facebook.

Le fiamme sono divampate nel parco di Centocelle e in vari depositi di sfasciacarrozze nella zona di viale Palmiro Togliatti, la strada che collega la Casilina con la Prenestina. Poi con il passare delle ore, il rogo si è esteso anche alla zona di Torrespaccata. In base a quanto riferiscono i vigili del fuoco il rogo è partito intorno alle 16.50 all’altezza di via Casilina. Molti cittadini hanno segnalato sui social di avere sentito “boati ed esplosioni“. Le fiamme si sono propagate al tendone sul balcone di un’abitazione: cosi i residenti di due immobili in via Fadda sono stati fatti evacuare. Ad alimentare il rogo il forte vento che da venerdì soffia sulla città e che ostacola il lavoro dei vigili del fuoco, impegnati con 100 uomini e 50 mezzi e sul posto coadiuvati da carabinieri, polizia e dagli agenti della municipale. Oltre a due elicotteri, uno dei vigili del fuoco e uno della Regione Lazio, da Ciampino è arrivato anche un mezzo speciale areoportuale (Dragon).

A fare appello alla cittadinanza sono stati i presidenti del VII e del V municipio, Laddaga e Caliste. Il messaggio era chiaro: “Restare in casa e chiudere le finestre” e per chi è in strada “indossare la mascherina“. “Sono stati allertati tutti i pronto soccorso per sintomi respiratori. Bene ha fatto il Municipio a raccomandare di tenere chiuse le finestre e di indossare la mascherina per evitare di inalare i fumi derivanti dall’incendio”, ha comunicato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato. La situazione è tornata sotto controllo solamente in serata: “Le attività di messa in sicurezza stanno proseguendo, ma la situazione attualmente è sotto controllo. Nei prossimi giorni sarà possibile valutare realmente tutti i danni. Siamo stati in contatto con il Campidoglio, che ha organizzato una riunione operativa per monitorare gli interventi necessari“, hanno spiegato i presidenti dei Municipi Roma V e VII, ringraziando “Vigili del fuoco, Polizia locale, Protezione civile, Carabinieri, Forze dell’ordine e i volontari“.

La catena di incendi
La Procura riceverà nelle prossime ore un’informativa dalle forze dell’ordine. I magistrati, come già accaduto per i roghi esplosi nelle scorse settimane, apriranno un fascicolo di indagine per appurare l’origine del rogo. Una sequenza di eventi su cui continua ad aleggiare l’ombra del dolo, evocata dal sindaco Gualtieri già in occasione del rogo al Parco del Pineto a inizio luglio. “Non è il momento di speculazioni politiche e di divisioni”, ha però chiarito il primo cittadino nel suo post su Fb. “È il tempo dell’unità, della vicinanza alle romane e ai romani colpiti, e della determinazione a non farsi intimidire e ad andare avanti sulla strada della modernizzazione e del rilancio di Roma”, si legge. “Ringrazio a nome di tutte le cittadine e i cittadini i Vigili del Fuoco e i volontari della Protezione Civile impegnati senza risparmio per contenere i danni. Il Comune lavora in stretto coordinamento con le Forze dell’ordine e con la Prefettura per accertare le cause di ciascun evento ed assistere le persone coinvolte”, si conclude il messaggio di Gualtieri.

La politica però si interroga sulla catena di incendi cominciati il 15 giugno all’ex megadiscarica di Malagrotta, che ha aggravato la già drammatica emergenza rifiuti nella capitale. “Ormai è chiaro che Roma è aggredita dai piromani. Se si tratti di cani sciolti o di criminalità organizzata ce lo diranno gli inquirenti”, ha dichiarato Claudio Mancini, deputato del Partito democratico. “Di fronte a questi fatti occorre la massima vigilanza democratica e la presenza attiva delle forze politiche e delle reti civiche sul territorio”, ha sostenuto un altro dem, Roberto Morassut, che ha ipotizzato “una azione di ‘terrorismo ecologico‘ finalizzata a contrastare la possibilità di ricondurre la politica dei rifiuti in un alveo pubblico e trasparente”. Tanti i dubbi anche del senatore Francesco Giro con doppia tessera FI-Lega: “Questi incendi romani non mi convincono. Sono dolosi? Se lo fossero andrebbero perseguiti con durezza come atti di terrorismo vero e proprio”. Mentre i consiglieri della lista Calenda sollecitano il sindaco ad esercitare i suoi poteri e addossano la colpa alla Regione: “Vera responsabile dei mancanti sgomberi degli autodemolitori”. Da 40 anni occupano 4 ettari vicino ad un parco archeologico, nessuno è riuscito a mandarli via.

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