“L’acqua è al centro della nostra vita e della vita del nostro Paese. Insieme possiamo prendercene cura, e compiere scelte che ci vedano protagonisti”. Attacca così la comunicazione istituzionale sulla siccità, in forma di spot animato, diffusa sabato sui canali social di palazzo Chigi per sensibilizzare su un corretto utilizzo dell’acqua. Il titolo è didascalico (“Acqua. Alcuni semplici gesti per non sprecare un bene prezioso”) e i gesti raccomandati, apparentemente, di puro buonsenso: “Non lasciamo scorrere inutilmente l’acqua del rubinetto, utilizziamo lavatrici e lavastoviglie a pieno carico, ottimizziamo l’uso dell’acqua corrente e riusiamola quando si può”. Ma è sull’ultimo punto che, come si suol dire, “casca l’asino“: “Verifichiamo che non ci siano perdite negli impianti“. Già, perché mentre invita i cittadini a tenere sotto controllo le tubature di casa, il governo non fa cenno allo stato disastroso della rete idrica nazionale, un colabrodo in cui gli acquedotti perdono per strada in media il 40% dell’acqua che trasportano (con punte di oltre il 50% al Centro-Sud).

Un’incoerenza che non è passata inosservata su Twitter, dove numerosi utenti fanno notare lo scarto tra il comportamento virtuoso richiesto alle famiglie e le mancanze che si osservano su scala più ampia. “”Verifchiamo che non ci siano perdite nella rete idrica”. Verifichiamo chi? Voi?”, chiede ironica Melania, postando la mappa delle perdite suddivisa per regioni: da un minimo del 22% in Valle d’Aosta al 51% in Sardegna e Sicilia, fino al 53% del Lazio, al 55% dell’Umbria e al 56% dell’Abruzzo. “Ottima cosa sensibilizzare contro gli sprechi. Ecco un altro gesto efficace: mettere mano seriamente alla rete idrica che causa lo spreco del 40% di acqua, con picchi molto più alti al Sud. Come certificava il governo stesso tramite report Istat del 2021“, ricorda Andrea. Un insieme di considerazioni che non possono che portare a quella riassuntiva, espressa da Giacomo: “Allora iniziate a riparare quello che vi compete“.

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