“Un’alternativa popolare al partito unico della guerra, della precarizzazione del lavoro, delle privatizzazioni e della devastazione ambientale”. Così il segretario di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo descrive il nuovo soggetto politico per la cui fondazione si è riunita, sabato mattina a Roma, l’assemblea “Verso l’Unione popolare”. Un percorso – si legge nella nota diffusa da Rc – “nato in seguito a un appello sottoscritto in pochissime ore da diverse personalità della cultura e dei movimenti pacifisti, ambientalisti, femministe, militanti politici e sindacali, costituzionalisti, economisti, storici, urbanisti. Tra le tante firme quelle di Mimmo Lucano, Vauro, Moni Ovadia, Giovanni Impastato, Andrea Costa di Baobab, Haidi Giuliani, Raniero La Valle, Citto Maselli, i no tav Nicoletta Dosio ed Emilio Scalzo“, oltre alla deputate aderenti alla componente ManifestA del gruppo misto alla Camera, che tiene insieme Potere al Popolo! e Rifondazione.
L’assemblea è stata aperta da Simona Suriano, deputata di ManifestA e vicepresidente del Misto: tra gli altri è intervenuta Manon Aubry, europarlamentare de La France insoumise (il partito del leader della sinistra radicale francese Jean-Luc Mélenchon) e capogruppo di The Left-Sinistra Europea a Bruxelles. A chiudere i lavori l’ex sindaco di Napoli (e leader di DemA) Luigi De Magistris: “Verso l’Unione Popolare è la continuazione del nostro cammino per unire i non allineati al sistema, costruire sia opposizione sociale al pensiero unico del draghismo che l’alternativa etica, culturale, sociale, economica e politica. Rottura del sistema e capacità ed affidabilità di governo. Vogliamo riprenderci la democrazia dimostrando che il potere è servizio per garantire diritti, uguaglianza, fratellanza, libertà, giustizia sociale ed ambientale”, ha detto.