L’attentato alla sede della Lega di Treviso, avvenuto nell’agosto 2018 con due bombe rudimentali, ma molto pericolose, è costato la condanna a 28 anni di carcere ad un anarchico spagnolo di 45 anni, detenuto da tre anni. La Corte d’Assise di Treviso, preceduta da Francesco Sartorio, ha inflitto la pena a Juan Antonio Sorroche Fernandez, che gravitava nella realtà antagonista di Trento. E’ stato ritenuto responsabile dell’attentato avvenuto al K3, storica sede della Lega Nord di Treviso a Fontane di Villorba. Accolta pienamente la richiesta dei pubblici ministeri Roberto Terzi e Alessia Tavarnesi della procura Distrettuale di Venezia.

E’ stato anche confermato lo stralcio, per quanto riguarda l’accusa di strage, non essendo stata possibile provare che gli ordini fossero letali. Sorroche è detenuto a Terni ed è stato ritenuto colpevole dei reati di attentato a fine terroristici ed eversivi e di fabbricazione e porto di ordigni esplosivi. L’avvocato Stefano Trubian, legale di parte civile per in rappresentanza della Lega Nord, ha commentato: “Questa è la risposta dello Stato a questo tipo di aggressioni violente, una risposta da parte dell’ordinamento democratico che non si lascia intimidire e ha dimostrato di avere in sé gli anticorpi per reagire”. La sentenza quindi riconosce che a collocare gli ordini esplosivi fu Sorroche, che era difeso dall’avvocato Flavio Albertini. Non c’è stata nessuna temuta protesta da parte degli anarchici che il giorno della requisitoria, invece, avevano inscenato una manifestazione non autorizzata per le strade di Treviso, creando il blocco del traffico nella circonvallazione cittadina. Soltanto cinque rappresentanti si sono presentati in aula all’inizio dell’udienza mentre era in corso la camera di consiglio.

Oltre ai 28 anni di reclusione c’è anche una pena accessorio di 3 anni di libertà vigilata. Alla Lega, costituitasi parte civile, andrà un risarcimento di 30 mila euro (ne aveva chiesti 50 mila), oltre a 17 mila euro per le spese legali. Il 12 agosto 2018 all’esterno della sede del partito politico erano stati trovati due ordini. Uno era già esploso. L’altro era ancora innescato e sarebbe bastato che qualcuno inciampasse in un filo invisibile, per farlo deflagrare. L’esplosione del primo avrebbe dovuto funzionare da trappola per far scattare anche il l’innesco del secondo, nel momento in cui le forze dell’ordine fossero intervenute. Per questo le conseguenze sarebbero state molto gravi. I due ordini erano stati ritrovati solo dopo la rivendicazione da parte della Federazione anarchica informale – Fronte rivoluzionario internazionale. Infatti la prima esplosione non era stata udita da nessuno, e quindi l’attentato, se concepito con la teoria del doppio colpo, era fallito. Sorroche era stato arrestato nel 2019 a Brescia nei boschi della Val Trompia dove si trovava in quanto latitante. La sua clandestinità era cominciata nel 2017.

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