La conduttrice di “Da noi a Ruota Libera” ha raccontato, in un post su Instagram, della condizione della cugina e si è mostrata amareggiata per l’inefficienza del Sistema Sanitario Nazionale
I social sono la finestra più diretta e immediata con il mondo, un modo per far sentire la propria voce. Francesca Fialdini ha voluto affidare a Instagram quella della cugina, affetta da alcune rare malattie e da mesi in attesa di una sedia a rotelle: “Mia cugina Marisa è una forza della natura – ha scritto la conduttrice in un post –. Affetta da cinque malattie rare, è un caso davvero molto complesso. È seguita dal centro di malattie rare di Milano, che da quando c’è il Covid non la visita più di persona per ovvie ragioni; però la sua cartella clinica, nel frattempo, si è evoluta così come le sue patologie hanno deciso”.
Un pugno nello stomaco, un dolore accentuato, a suo dire, dall’inefficienza del Sistema Sanitario Nazionale: “La resistenza di Marisa è invidiabile tanto quanto la fiducia nella scienza e nelle nuove tecnologie, ma che fatica inutile aspettare una carrozzina perché quella che ti hanno mandato è rotta, inutilizzabile, e quella nuova si è persa nei meandri di e-mail piene di promesse. La sta aspettando da novembre e ancora non ha ricevuto risposta, non si sa quando e se la riceverà perché lì dove scienza e tecnologia avanzano, ci pensa la burocrazia a fermare l’intelligenza e la praticità. Fino a quando la carrozzina non arriverà, Marisa limiterà al minimo i suoi spostamenti”, ha spiegato la conduttrice Rai con una punta di amarezza.
Infine, un pensiero per coloro che, come la cugina, combattono e convivono quotidianamente con numerose malattie: “Chissà quante persone come lei in Italia devono pagare una doppia penale alla vita aggravata dal burocratese?! (Nella migliore delle ipotesi…). Almeno una risposta scritta avreste anche potuto sforzarvi di mandarla. Tra i numerosi commenti di affetto e vicinanza sotto il post, spicca quello dell’attrice Elena Sofia Ricci: “Hai proprio ragione Francesca! Che dolore! La nostra burocrazia è vergognosa! Un abbraccio immenso a voi!”