La polemica è montata nei giorni scorsi: una maestra di Canosa di Puglia (Barletta-Andria-Trani), candidata al consiglio comunale per il Movimento 5 stelle, lo scorso giugno avrebbe portato la sua seconda elementare ad assistere a un comizio in piazza di Giuseppe Conte con la scusa di mangiare un gelato nell’ambito di un progetto sull’acquisto responsabile. Un “caso” finito anche in Parlamento venerdì 8 luglio, con un’interpellanza di Italia Viva esposta dal deputato Massimo Ungaro: “La scolaresca è stata portata lì da una loro professoressa, una maestra dell’Istituto Carella di Canosa, che ha portato l’istituto a partecipare a questo comizio politico, guarda caso, a favore di una lista del candidato Morra, in cui la maestra era anche candidata. Questi alunni, quindi, non soltanto hanno mancato alle loro lezioni, in pieno orario scolastico, ma hanno partecipato al comizio e sono anche saliti sul palco. Vorremmo chiedere al Governo se non intenda attuare un’ispezione al Ministero, una verifica ministeriale per accertare le responsabilità e far sì che questo non accada mai più”.
A rispondergli la sottosegretaria all’Economia Alessandra Sartore, del Pd, riportando “quanto esposto dal competente ufficio scolastico regionale per la Puglia”. “Dalla relazione inviata dalla dirigente scolastica – spiega Sartore – si apprende che la docente, il giorno del comizio, era assente dal servizio per motivi personali. Non corrisponde quindi al vero che la predetta docente avrebbe condotto gli alunni nella piazza dove si teneva il comizio dell’ex Presidente del Consiglio. Nella stessa giornata, tre classi della scuola primaria hanno effettuato, nel corso della mattinata, un’uscita per attività connesse alla chiusura dell’anno scolastico, già precedentemente programmata (30 maggio) e per la quale i genitori degli alunni avevano sottoscritto l’autorizzazione. Tanto premesso, dalla ricostruzione dei fatti risulta che, effettivamente, l’iniziativa suindicata prevedeva il passaggio degli alunni in zone adiacenti a quella dello svolgimento del comizio, ma non corrisponde al vero la presenza degli alunni sul palco“.