Dopo il settimo successo in carriera a Wimbledon per Novak Djokovic è tempo di vacanze. Il tennista serbo, terminato il match contro Kyrgios, ha annunciato che si prenderà una pausa per programmare al meglio il suo futuro. Un futuro che non contempla la stagione sul cemento negli Usa. L’attuale numero 7 del mondo, infatti, salterà tutti i Master 1000 sul suolo americano e canadese (quindi anche agli US Open). Il motivo? Il solito: il campione serbo non si è vaccinato contro il Covid e non intende farlo. Quindi non potrà recarsi in Usa e Canada, dove vige ancora la normativa per la quale è possibile entrare all’interno dei confini nazionali solo con ciclo vaccinale completato. Djokovic non è intenzionato a farlo, concetto che ha ribadito anche a fine Championships, perciò non parteciperà ai tornei. “Non sono vaccinato e non ho intenzione di vaccinarmi, – ha detto il serbo – quindi la mia unica possibilità di giocare dipende dalla loro possibile scelta di eliminare l’obbligo vaccinale per entrare nel paese. Se questo succederà, giocherò un torneo o due prima dello Us Open, e poi a New York. Altrimenti non credo che mi metterò a giocare altri tornei in cerca di punti. Ho avuto ciò che volevo, e ora attendo qualche buona notizia dagli Stati Uniti, mi piacerebbe tanto poter giocare là. Nel frattempo, mi prenderò qualche settimana di pausa, visto che gli ultimi mesi sono stati molto impegnativi”. Con il recente trionfo nel club della Regina, Djokovic si è assicurato la presenza alle Atp Finals di fine stagione a Londra. “Oggi ho scoperto dal mio agente che vincendo uno Slam sono automaticamente qualificato per le ATP Finals, a patto di essere nei primi 20 del mondo a fine anno. Non lo sapevo, e credo che coi punti raccolti sin qui dovrei chiudere fra i primi 20, quindi per le Finals dovrei essere a posto. Non ho pressioni. Valuterò la programmazione insieme a Ivanisevic, anche in base al discorso degli Stati Uniti. Se non giocherò là potrei rientrare alla Laver Cup o in Coppa Davis“.
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Djokovic conferma: non si vaccinerà contro il Covid. Addio US Open e stagione sul cemento in Usa e Canada
Il tennista serbo, dopo il settimo successo ai Championships, ha annunciato che si prenderà una pausa per programmare al meglio il suo futuro. L'attuale numero 7 del mondo sarà costretto a saltare tutti i Master 1000 su suolo americano e canadese oltre agli US Open visto che nei due Paesi vige ancora l'obbligo vaccinale. "Attendo buone notizie dagli Stati Uniti, mi piacerebbe tanto poter giocare là"
- 14:08 - Manovra: Pd sui social, 'ingiusta e inefficace, torna l'austerità'
Roma, 21 dic (Adnkronos) - "Torna l'austerità per tutti, le mancette elettorali, il ponte sullo Stretto, i tagli al Mezzogiorno e alla sanità, mentre la crescita si avvia verso lo zero virgola”. Così sui social il Gruppo parlamentare del Partito democratico evidenzia le principali criticità della manovra approvata ieri sera dalla Camera, che la capogruppo a Montecitorio Chiara Braga ha definito "ingiusta, inefficace e iniqua".
I democratici stigmatizzano "i tagli indiscriminati a regioni ed enti locali (-12 miliardi di euro) e la sforbiciata lineare a tutti i ministeri, il cui conto – sottolineano – come sempre, sarà pagato dai più poveri: lavoratori dipendenti e pensionati, a cui non solo verranno aumentate le tasse, ma saranno ridotti i servizi pubblici essenziali, come sanità, welfare, scuola e trasporto pubblico locale. I democratici evidenziano anche il diritto alla sanità negato, mentre oltre 4 milioni di italiani rinunciano a curarsi. Il governo fa crollare gli investimenti nella sanità al minimo storico, bocciando l’emendamento presentato dal PD, che chiedeva 5,5 miliardi in più all'anno per il Servizio Sanitario Nazionale".
"Colpite anche le pensioni minime e gli italiani all’estero. Le pensioni minime, che dovevano arrivare a 1.000 euro al mese, crescono solo di 3 euro lordi al mese. Previsti tagli anche per le pensioni degli italiani all’estero. Ignorate le infrastrutture del Mezzogiorno e le aree interne abbandonate. Le infrastrutture del Sud restano ferme, mentre il governo destina 15 miliardi per il ponte sullo Stretto, sottraendo risorse cruciali a tutto il Mezzogiorno, alle infrastrutture e alle strade locali già programmate dalle amministrazioni", proseguono.
(Adnkronos) - "Nuove tasse per i cittadini: aumenta il carico fiscale. Dal 1° gennaio, 17 milioni di italiani che possiedono un’auto diesel scopriranno che il carburante costerà di più, a causa dell’aumento delle accise, così come il canone Rai. Il governo aumenta il carico fiscale senza prevedere un reale intervento a favore delle famiglie, riducendo nel contempo le detrazioni fiscali", prosegue il Pd.
"Tagli alla scuola, all’università e alla cultura. Il diritto all’istruzione è messo in crisi con centinaia di milioni di euro di tagli a un sistema educativo che avrebbe bisogno di risorse e misure per rafforzare l’insegnamento di sostegno, potenziare il tempo pieno e le mense scolastiche e garantire la gratuità di libri e trasporti scolastici per tutti. Colpite anche l’università e la ricerca: nessun intervento strutturale e ulteriori tagli a tutti i settori culturali", aggiungono i dem.
"No al salario minimo. È stata bocciata la proposta del PD di introdurre il salario minimo, ribadendo che sotto i 9 euro l’ora non è lavoro, ma sfruttamento. “Continueremo la nostra battaglia”, affermano i democratici, che hanno appena depositato oltre 120mila firme per mettere la legge d’iniziativa popolare in cima all’agenda politica", proseguono.
(Adnkronos) - "Assenza di politiche industriali per la transizione ecologica. Mancano completamente all’appello politiche industriali adeguate, come conferma il drastico taglio al fondo per l’automotive e l’assenza di misure per supportare la transizione ecologica e affrontare l’emergenza climatica. Privatizzazione delle infrastrutture pubbliche. Restano forti dubbi e incertezze sulla privatizzazione di Anas e Ferrovie, un altro passo verso la cessione di asset strategici dello Stato. Colpito il terzo settore. Il governo estende la spending review colpendo le donazioni alle realtà del terzo settore, che quotidianamente offrono supporto alle comunità locali. Ritorno della legge "mancia". Torna la legge mancia, con 113 milioni di euro distribuiti in micro-interventi settoriali che appaiono più come “micro-mance” clientelari che come misure utili al Paese", conclude il Pd.
- 13:46 - Siria: Tajani, 'tutelare minoranze religiose a cominciare da quella cristiana'
Roma, 21 dic. (Adnkronos) - In Siria siano tutelate e protette le minoranze religiose a cominciare da quella cristiana. E' l'auspicio espresso dal ministro degli Esteri Antonio Tajani in un'intervista all'Osservatore Romano, in cui afferma che "i primi segnali sono positivi sebbene sia vero che la guida oggi della Siria è in mano a ex combattenti dell’Is. Le richieste dell’Italia sono molto chiare: riconoscimento e tutela delle minoranze religiose, a cominciare dalle minoranze cristiane. Noi lavoriamo per questo, è fondamentale. L'altro obiettivo è l'unità dello Stato: occorre evitare il frazionamento della Siria, e poi si chiede di agevolare il rientro volontario dei rifugiati da Turchia, Giordania, e Libano".
"Si tratta di siriani scappati in occasione della guerra civile - spiega il ministro - e speriamo che coloro che rientrano possano essere accolti, che non ci sia una stagione di persecuzioni. Noi vigiliamo, siamo presenti, discutiamo con i nostri alleati, con il G7, con l'Unione europea, con la Turchia che, a sua volta, ha chiesto all'Italia di continuare ad avere una presenza diplomatica e di tenere aperta la nostra ambasciata a Damasco. La Turchia sta facendo un po’ da garante della stabilità. Abbiamo chiesto, sia il presidente del Consiglio Meloni a Erdogan, sia io al ministro degli Esteri turco, una garanzia per le minoranze, in modo particolare per le minoranze cristiane".
- 13:42 - Ucraina: Tajani, 'lavoriamo per giungere a conferenza di pace giusta'
Roma, 21 dic. (Adnkronos) - Una conferenza di pace per l’Ucraina alla quale partecipino Russia, Cina, India e Brasile: è questo l’obiettivo al quale lavora il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, intervistato dall'Osservatore romano. "Speriamo che si possa arrivare a un cessate-il-fuoco - ha detto Tajani - e io sono ottimista da questo punto di vista, per quanto riguarda Israele e Hamas e Russia e Ucraina. Bisogna lavorare in questa direzione, così come si è ottenuto un risultato positivo in Libano, speriamo che - lavorando tanto con i canali diplomatici e anche con un'azione congiunta Stati Uniti e Europa – si possano convincere da un lato Putin e dall’altro Zelensky, sapendo bene che la responsabilità di ciò che è accaduto è della Federazione Russa e l'Ucraina è la vittima. Credo però che sia giunto il momento di costruire una pace giusta".
"Stiamo lavorando per far sì che si possa finalmente avere una conferenza di pace analoga a quella che si è svolta in Svizzera prima dell'estate, con la presenza di Russia, Cina, India e Brasile, in modo che si possa sancire una tregua o un cessate-il-fuoco - ha spiegato il ministro - Non possiamo lavorare ragionevolmente senza gli Stati Uniti, l'Occidente non può dividersi e, in ogni caso, si deve continuare a lavorare in sintonia con gli americani, che sono gli unici in grado di garantire la sicurezza dell'Ucraina, con una forza economica e militare che l'Europa non possiede. Senza gli Stati Uniti non si vince nessuna partita, credo quindi che si debba lavorare anche con la nuova amministrazione Usa per aprire una nuova stagione che è quella del cessate-il-fuoco, senza che ciò significhi la sconfitta dell'Ucraina".
"Centinaia di migliaia di morti sono un dato che ferisce le coscienze di tutti, quindi la pace deve essere una priorità, lavorando insieme - ha detto ancora il vice premier - L’Europa non può che essere l'alleato principale degli Stati Uniti in questa fase, e protegge l'Ucraina, che è candidata a far parte dell'Unione europea. Noi italiani abbiamo sempre detto in maniera molto chiara, anche quando abbiamo fornito materiale militare all'Ucraina, che siamo per garantire l'indipendenza dell'Ucraina e non siamo in guerra con la Russia. Abbiamo detto che le armi italiane non possono essere utilizzate in territorio russo perché non vogliamo che siano usate per un'offensiva, ma siano usate soltanto per la difesa, per proteggere la popolazione civile ucraina. L'Ucraina sa bene che le nostre armi non possono essere usate in territorio russo, perché noi non siamo in guerra con la Russia. La nostra posizione è molto chiara fin dall'inizio: difesa dei diritti dell'Ucraina, ma cercando di costruire la pace che sia una pace giusta, cioè quella che garantisce l'indipendenza e la libertà dell'Ucraina".
- 13:14 - Siria: il Qatar riapre l'ambasciata a Damasco
Damasco, 21 dic. (Adnkronos/Afp) - Il Qatar ha riaperto la sua ambasciata a Damasco, 13 anni dopo la chiusura all'inizio della guerra civile siriana. Il Qatar è il secondo Paese, dopo la Turchia, a riaprire ufficialmente la propria ambasciata da quando i ribelli guidati dagli islamisti hanno cacciato il presidente Bashar al-Assad all'inizio del mese.
- 13:08 - Grecia: famiglia reale chiede cittadinanza 50 anni dopo fine monarchia
Atene, 21 dic. (Adnkronos) - I membri dell'ex famiglia reale greca hanno fatto domanda di cittadinanza, riconoscendo formalmente, allo stesso tempo, il sistema di governo repubblicano del Paese, 50 anni dopo l'abolizione della monarchia, tramite referendum nel dicembre 1974. Lo ha reso noto il ministero dell'Interno di Atene. Il defunto re Costantino II e i suoi familiari furono privati della cittadinanza greca nel 1994, in seguito a una disputa con il governo su precedenti proprietà reali e a rivendicazioni relative al suo rifiuto di rinunciare al diritto al trono per i suoi discendenti.
Il funzionario del ministero dell'Interno Athanasios Balerpas - riporta il Guardian - ha affermato che i parenti del defunto re, morto l'anno scorso all'età di 82 anni, hanno firmato una dichiarazione in cui riconoscono il governo repubblicano e adottano un nuovo cognome, che in italiano sarebbe tradotto con 'della Grecia'. Cognome che però ha infastidito i politici di sinistra, uno dei quali, del partito socialista, ha affermato che crea “confusione”.
Per il partito di sinistra Syriza, “la scelta del cognome è problematica ... perché l’ordinamento giuridico greco non riconosce titoli e nobiltà”. I funzionari non hanno ancora citato ufficialmente i richiedenti. Ma i media greci hanno riportato che 10 membri della famiglia hanno chiesto la cittadinanza, tra cui tutti e cinque i figli di Costantino II e dell'ex regina Anna Maria (Alessia, Pavlos, Nikolaos, Theodora e Philippos), oltre a cinque nipoti del defunto re.
- 13:05 - Governo: Fi, 'con leadership Tajani un anno di nuovi e importanti traguardi'
Roma, 21 dic. (Adnkronos) - “Un anno di successi per Forza Italia. Con la guida rassicurante di Antonio Tajani, il ministro più amato dagli italiani, Forza Italia raggiunge nuovi e importanti traguardi. Un’altra conferma gli italiani riconoscono che il nostro impegno concreto su economia, lavoro, sanità, ambiente e diritti”. Così sui social Forza Italia.
- 13:05 - Fdi: Fidanza, 'dodici anni di battaglie, coerenza e amore per l'Italia'
Roma, 21 dic. (Adnkronos) - “Dodici anni di battaglie, di coerenza, di infinito amore per l’Italia. Auguri a chi ci ha creduto dall’inizio, a chi ci ha raggiunto e a chi ci raggiungerà, e un pensiero a chi non c’è più ma ci guarda dall’Alto col sorriso”. Così sui suoi social il capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo Carlo Fidanza. “In dodici anni -aggiunge- abbiamo costruito il più grande partito della Nazione, restituendo alla destra il posto che merita in Italia e in Europa. Viva Fratelli d'Italia!”.