In Inghilterra a vincere è stata la Ferrari sbagliata. In Austria invece si è rotta quella “giusta” e a vincere è stata quella guidata da Charles Leclerc. Potrà sembrare poco garbato nei confronti del pilota spagnolo ma i fatti, la classifica e la pista ci dicono che con questa vittoria Leclerc ha accorciato di ulteriori sei punti (5 se contiamo la Sprint race di sabato) il suo ritardo da Verstappen.
Una gara vinta grazie alla migliore capacità della Ferrari F1-75 di saper gestire le gomme Pirelli. Un Gran Premio che ha visto la Red Bull soffrire più il degrado e consegnare al monegasco la sua terza vittoria stagionale.
Dietro a questa sofferenza Red Bull c’è però evidentemente un fattore tecnico che ha giocato a sfavore della squadra anglo-austriaca che è stata costretta a scaricare le sue ali per contrastare la velocità massima che la Ferrari riusciva ad esprime su questa pista. Non tanto, a parer mio, per una superiorità di potenza (che pure c’è) della propria unità di potenza ma per la capacità della F1-75 di una trazione in uscita delle curve migliore e che permetteva di arrivare a velocità più elevate nei non lunghissimi rettilinei di Zeltweg. Le Red Bull sono state per questo costrette a scaricare le loro ali per cercare di guadagnare qualche chilometro orario in più sul dritto nel tentativo di contrastare l’ottima trazione e velocità Ferrari esponendosi però, in modo inaspettato per loro, maggiore degrado delle gomme. Il minor carico, infatti, faceva scivolare le vetture e Verstappen che ha letteralmente “mangiato” le gomme più velocemente rispetto al suo rivale Leclerc.
Muretto Ferrari che questa volta ha saputo interpretare al meglio la strategia da utilizzare, senza farsi mai trascinare in errore dai rivali.
Non ha sbagliato niente Leclerc e in realtà neanche Sainz che poteva invece nel finale di gara diventare un problema per il suo compago di squadra se non fosse stato fermato dall’ennesimo problema tecnico che stavolta ha colpito la Ferrari “giusta”.
Non me ne vogliano i filo spagnoli, ma chiaramente chi in questo momento ha più chance di vittoria mondiale è Leclerc. Non solo perché ha più punti in classifica ma anche perché è colui che dimostra di avere più talento e velocità. Nel corpo a corpo contro Verstappen è sempre stato impeccabile, in qualifica il più delle volte si è dimostrato maggiormente efficace e di errori non ne ha praticamente quasi mai commessi. Non possiamo dire la stessa cosa di Sainz, che qualche volta errori ne ha fatti ed è sembrato non avere quella velocità pura del suo compagno di squadra. Ma veramente c’è qualcuno che pensa che Sainz possa contrastare il talento di Verstappen?
Resta il problema affidabilità, unico punto debole della Ferrari che in Inghilterra sembrava in difficoltà prestazionale ma che in Austria è apparsa invece la più performante sotto ogni punto di vista. Non da ultimo conteranno molto le future e probabili penalizzazioni a cui la Ferrari andrà in contro quando dovrà utilizzare dei motori aggiuntivi (oltre ai tre stagionali consentiti) sempre se non incapperà anche in ulteriori stop improvvisi. C’è però il cambio regolamentare deciso dalla FIA – che tanto ha fatto discutere nelle settimane passate – e che potrebbe in parte limitare gli intoppi della Rossa. Sono stati permessi, infatti, degli interventi di riparazione, in precedenza vietati sulle unità guaste.
In che modo le squadre potranno intervenire sui motori guasti è cosa ancora poco chiara ma questo potrebbe correre in soccorso della squadra di Maranello limitando il numero si possibili penalizzazioni e, perché no, aiutarla a contrastare la Red Bull, anch’essa, non certamente indenne a problemi di affidabilità.