È un’estate senza pace quella di Felipe Caicedo. L’attaccante ex Lazio era approdato a Genova per vivere una nuova avventura in Italia, ma a seguito di una causa legale con il club ligure è stato costretto ad abbandonare la città della Lanterna. L’accordo inziale precedeva un anno di contratto con l’opzione per i successivi due, ma qualcosa è andato storto. Cosa è successo a Caicedo?
La scorsa estate l’ecuadoriano aveva accettato l’offerta del Grifone anche se poi non trovò spazio e nella seconda parte della stagione fu ingaggiato dall’Inter di Simone Inzaghi di cui è sempre stato un pupillo fin dai tempi in biancoceleste. A Milano avrebbe potuto ritagliarsi uno spazio a gara in corso e, in particolare, sul finire dei match, dove è una sorta di sentenza e spesso con la Lazio era risultato decisivo. Purtroppo, però, Caicedo non è mai riuscito a lasciare il segno in nerazzurro dovendo, di conseguenza, rinunciare al proseguimento di quell’avventura. Dopo la vittoria di Supercoppa e Coppa Italia con l’Inter è tornato al Genoa, dove credeva di giocare anche se la formazione genovese è in Serie B. Qui scatta l’inghippo.
Il giocatore aveva sottoscritto un contratto annuale con la società rossoblù con opzione per il secondo, ma il Genoa – essendo retrocesso e con nessuna voglia di pagare l’ingaggio da 2 milioni dell’attaccante – ha preferito non esercitare l’opzione di rinnovo. Caicedo ha fatto reclamo, ma il Collegio Arbitrale lo ha respinto dando ragione alla formazione ligure, visto che l’ecuadoriano non si è comportato come avrebbe dovuto. Il Genoa ha tratto un doppio vantaggio dalla situazione: non dovrà pagare alcuna penale e soprattutto ha scongiurato la sua permanenza e il conseguente alto stipendio che avrebbe dovuto garantirli. Il Collegio ha deliberato che i liguri si sono comportati “in piena correttezza”. Ora per Caicedo si apre una caccia alla squadra, visto che non è legato ad alcun contratto, ma è un parametro zero. Il calciatore, svincolato, potrebbe fare gola a molte squadre che, però, devono essere disposte a pagare il suo ingente ingaggio.