La denuncia del presidente della Commissione parlamentare antimafia, che sulla sua pagina facebook ha pubblicato un lungo post allegando anche la fotografia di gruppo: si vede il politico locale, gli sposi e tutti gli invitati al matrimonio. Succede anche questo in provincia di Vibo Valentia. Il protagonista della vicenda è Nicola Mobrici, l’assessore alle politiche sociali e giovanili, allo
Un assessore del Comune di Briatico al matrimonio della figlia del boss e di un imputato per narcotraffico nel processo Rinascita-Scott. Lo ha denunciato il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, che sulla sua pagina facebook ha pubblicato un lungo post allegando anche la fotografia di gruppo: si vede il politico locale, gli sposi e tutti gli invitati al matrimonio. Succede anche questo in provincia di Vibo Valentia, terra di ‘ndrangheta dove la cosca Mancuso e le altre famiglie mafiose controllano il territorio, le istituzioni e pure il respiro delle persone. Situazioni che spesso hanno portato allo scioglimento di amministrazioni pubbliche come è avvenuto, per ben tre volte, al Comune di Briatico: nel 2003, nel 2012 e l’8 maggio 2018.
Il protagonista, questa volta, è Nicola Mobrici, l’assessore alle politiche sociali e giovanili, allo sport, agli spettacoli, al lavoro ed all’impiantistica sportiva. Nel suo post, Morra parte da lontano e ricorda le tre relazioni che hanno portato allo scioglimento di Briatico, oggi guidato dal sindaco Lidio Vallone eletto nel settembre 2020. “In tutte e tre le relazioni – scrive il presidente dell’Antimafia – è emerso il condizionamento dello stesso clan sugli amministratori, quello guidato dal presunto boss Antonino Accorinti. Nell’aprile del 2016 la Dda di Catanzaro ha fatto scattare l’operazione antimafia ‘Costa Pulita’. Nel giudizio con rito abbreviato, Antonino Accorinti è stato condannato a 14 anni e 8 mesi, il figlio Antonio a 12 anni, il genero Salvatore Muggeri a 7 anni. Sono stati condannati anche gli altri presunti affiliati al clan. Il processo d’appello è ancora in corso e nel frattempo tutti gli imputati sono ritornati in libertà per scadenza dei termini massimi di custodia cautelare. Con il rito ordinario si trova invece sotto processo dinanzi al Tribunale di Vibo (1° grado) Greta Accorinti, altra figlia di Antonino Accorinti. In entrambi i processi “Costa Pulita” (ordinario e abbreviato) il Comune di Briatico si è costituito parte civile, cioè si è affidato ad un avvocato per affiancare in aula la pubblica accusa nel chiedere l’affermazione della responsabilità penale (con i relativi danni) al clan Accorinti sotto processo”.
Dopo due anni di commissariamento, quindi, sostenuto da una lista civica nel 2020 a Briatico è stato eletto il sindaco Vallone “che ha nominato quale suo assessore Nicola Mobrici”. E arriviamo ai giorni nostri. È sempre Morra che spiega sui social: “Il 27 giugno 2022 alle ore 17.30 nella chiesa principale di Briatico, in Piazza 4 Novembre, si è celebrato il matrimonio fra Martina Accorinti, figlia del pluripregiudicato Antonino Accorinti, ritenuto il boss dell’omonimo clan, e Pietro Polito, quest’ultimo attualmente fra gli imputati del maxiprocesso Rinascita-Scott per narcotraffico internazionale e spaccio (marijuana, cocaina e hashish), unitamente al cugino Giovanni Sicari. Nello stesso processo ‘Rinascita-Scott’ è imputato anche lo zio dello sposo, Domenico Polito, il quale si trova sotto giudizio pure in altro procedimento per l’omicidio del boss del monte Poro, Raffaele Fiamingo ed il ferimento del boss Francesco Mancuso”.
A corredo dell’inopportuna presenza dell’assessore al matrimonio della figlia del boss c’è la foto di gruppo dove Morra ha “cerchiato” Mobrici in rosso aggiungendo pure una freccia per indicarlo tra le decine di persone accorse alla chiesa principale del piccolo Comune sulla costa vibonese. Nella stessa foto sono presenti “il fratello della sposa (Antonio Accorinti, condannato a 12 anni) ed il cognato Salvatore Muggeri (condannato a 7 anni)”.
“Al matrimonio Polito-Accorinti, come documentato dalle foto, era presente anche l’assessore comunale di Briatico Nicola Mobrici”. Morra punta il dito contro il sindaco: “Lidio Vallone ne era a conoscenza? E la Prefettura di Vibo Valentia? Il ricevimento si è per caso tenuto in un ristorante degli zii dello sposo, locale già ‘attenzionato’ in passato dalla Prefettura? È normale che un assessore di un Comune sciolto tre volte per infiltrazioni mafiose partecipi con la famiglia al matrimonio della figlia di colui che viene ritenuto come il boss locale e anche di un imputato di Rinascita Scott? Il sindaco Lidio Vallone ed il prefetto di Vibo Roberta Lulli cosa ne pensano?”.