Lo ha deciso la Corte costituzionale di Lubiana, secondo la quale, riportano i media locali, una unione coniugale è quella tra due persone indipendentemente dal sesso. L'Alta Corte – che si è pronunciata su due ricorsi distinti – ha dato sei mesi di tempo per attuare la nuova norma ed eliminare le discriminazioni al riguardo
La Slovenia ha legalizzato il matrimonio tra persone dello stesso sesso, unitamente all’adozione di figli da parte di coppie omosessuali. È quanto ha stabilito nei giorni scorsi la Corte costituzionale a Lubiana, che con un verdetto ha definito discriminatorie le norme finora vigenti in fatto di unioni etero e omosessuali. È stato deciso infatti – riferiscono i media regionali – che una unione coniugale è quella tra due persone indipendentemente dal sesso, e che due partner dello stesso sesso che vivono in unione coniugale possono adottare bambini alle medesime condizioni delle coppie eterosessuali. Al legislatore l’Alta Corte – che si è pronunciata su due ricorsi distinti – ha dato sei mesi di tempo per attuare la nuova norma ed eliminare le discriminazioni al riguardo.
La decisione della Corte è stata presa per 6 voti contro 3 e si basa sulla considerazione che i divieti di matrimonio e adozioni per persone dello stesso sesso violino il divieto costituzionale di discriminazione. Secondo la sentenza, riportata dalla Slovenian Press Agency, la discriminazione nei confronti delle coppie dello stesso sesso “non può essere giustificata con il significato tradizionale di matrimonio come unione tra un uomo e una donna, né con una protezione speciale della famiglia”. La Slovenia era una repubblica socialista sotto governo comunista quando era parte della Ex Jugoslavia prima di diventare un Paese indipendente nel 1991; la sentenza della Corte costituzionale è arrivata poche settimane dopo l’insediamento di un governo nazionale liberale, che ha sostituito quello guidato da conservatori di destra. La sentenza apre le porte ai diritti LGBTQ nell’Europa centrale e orientale, dove diversi paesi hanno divieti costituzionali sui matrimoni tra persone dello stesso sesso e nessuno prima d’ora ha consentito alle coppie dello stesso sesso di sposarsi. L’Estonia è il Paese che più si è avvicinato a questo cammino nel 2016, accettando di riconoscere le unioni fra persone dello stesso sesso celebrate in altri Paesi. Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria e Montenegro hanno leggi che consentono le unioni civili tra persone dello stesso sesso.
“Con il verdetto della Corte costituzionale slovena sull’abolizione delle discriminazioni, la Slovenia è ora il primo Paese dell’ex blocco comunista (la Slovenia faceva parte della Jugoslavia) a legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso, unitamente all’adozione di figli da parte di coppie omosessuali”. Lo ha dichiarato Yuri Guaiana, componente della segreteria di +Europa. “La Slovenia – si aggiunge – arriva così prima della Repubblica Ceca in cui da anni attiviste e attivisti LGBTI+ si battono per questo risultato”.