L’Unione europea si appresta a chiedere agli Stati membri di ridurre il consumo di gas invitando i governi a fornire incentivi per questo obiettivo attraverso l’uso dei fondi del REPower e del Next Generation Eu. Lo prevede, a quanto si apprende, la bozza iniziale del Piano “Risparmiare gas per un inverno sicuro” che la Commissione presenterà il prossimo 20 luglio. Nel documento – che è all’esame della consultazione interservizi e perciò ancora soggetto a modifiche – si invitano gli Stati a dare incentivi alle aziende che tagliano la domanda di gas. L’obiettivo è ridurre di un terzo l’impatto dello stop totale al gas russo.

Nella bozza visionata dall’agenzia Ansa si legge che durante “l’inverno del gas (ottobre-marzo), si possono ottenere grandi risparmi utilizzando fonti di calore alternative per il riscaldamento e attraverso “campagne di risparmio di gas mirate alle famiglie per l’abbassamento del termostato di un grado, ma anche imponendo, laddove tecnicamente fattibile e applicabile, la riduzione del riscaldamento di edifici pubblici, uffici, edifici commerciali (in particolare grandi edifici) a 19 gradi“. Per quanto riguarda le scorte, “le simulazioni effettuate dall’Entsog (Associazione europea degli operatori del gas) indicano che la carenza di gas in caso di interruzione totale dalla Russia a partire da luglio porterebbe a un tasso di riempimento degli stock probabilmente inferiore all’obiettivo dell’80% stabilito per novembre dal nuovo regolamento Ue sugli stoccaggi, nonostante i buoni progressi compiuti finora. Le simulazioni suggeriscono che lo stoccaggio potrebbe essere al 65-71%“.

“La situazione – recita il documento – richiede un forte meccanismo di coordinamento per consentire alla Commissione e agli Stati membri di rafforzare ulteriormente la loro cooperazione per affrontare i diversi aspetti della crisi, man mano che si sviluppa. A tal fine, la Commissione propone di utilizzare la piattaforma energetica istituita nell’ambito di REPowerEU” e “un consolidato gruppo di riunione a livello di direttori generali dell’energia, copresieduto dalla presidenza di turno (del Consiglio, ndr) e dalla Commissione, e che fa riferimento alle strutture dell’Ue”. Secondo la bozza, il gruppo di contatto permetterà “di monitorare l’impatto della riduzione della domanda sui settori critici e sulle catene di valore in tutta l’Ue e di consentire il necessario scambio di informazioni“.

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