Secondo indiscrezioni, il nuovo presidente della Noc sarebbe stato fortemente voluto da Khalifa Haftar e promosso dagli Emirati Arabi Uniti. Si rinsalda l'alleanza Dbeibah - Haftar, mentre Bashagha accusa Dbeibah di legami con gruppi terroristici
Mustafa Sanalla è stato sollevato dall’incarico di presidente della National Oil Corporation (Noc), la società petrolifera di stato alla quale era a capo da 20 anni. La decisione è stata presa dal primo ministro libico Abdel Hamid Dbeibah e resa nota dalla stessa National Oil Corporation in un comunicato. Una rivoluzione al vertice di una delle più importanti istituzioni libiche insieme alla Banca Centrale libica. Proprio da questa, arriva la nuova figura di punta della compagnia: Farhat Bengdara, a capo dell’istituto finanziario libico dal 2006 al 2011. Nessun commento da parte di Sanalla che, secondo quanto riportato da Libya Observer, sembra aver ignorato la decisione e sarebbe rimasto saldo al suo posto. Il cambio della guardia sarebbe stato deciso a seguito delle accuse di spionaggio e occultamento di miliardi di dinari derivanti dalla vendita del petrolio, rivolte all’ex numero uno della Noc. Secondo i media libici, però, dietro questo provvedimento ci sarebbe Khalifa Haftar che avrebbe spinto la nomina di Bengdara a capo della Noc. Ma non solo. Secondo alcuni analisti, sarebbe avvenuto un incontro tra un consigliere del premier Dbeibah e il figlio di Haftar, Saddam, negli Emirati Arabi Uniti per discutere sulla nomina di Bengdara . Secondo fonti ascoltate da Libya Observer, l’incontro sarebbe stato fortemente voluto dagli emiratini. Questo avvicinamento tra Dbeibah e Haftar sembra saldare i rapporti tra l’uomo forte della Cirenaica e il premier ad interim che a dicembre avrebbe dovuto lasciare la presidenza. Sullo sfondo, ci sono le accuse che Fathi Bashagha, ex ministro degli interni del governo di Al- Sarraj, ha rivolto a Dbeibah di avere legami con gruppi terroristici .
Nel frattempo, la Noc ha annunciato in una nota la ripresa delle esportazioni di petrolio dai porti di El Brega e Zueitina revocando la forza di causa maggiore, ed espresso la speranza di riprendere la produzione nei siti chiusi, segnalando la possibile fine di un blocco da parte proprio di Haftar. Sempre in un comunicato, la compagnia petrolifera di Stato ha annunciato che la petroliera denominata “Ebla” è in partenza e trasporterà un carico di condensato, dopo aver ottenuto l’autorizzazione tecnica dalla compagnia di Sirte. “Dopo lunghe e continue trattative durante le vacanze per le celebrazioni dell’Eid al Adha, è stato deciso di consentire alla petroliera di approdare, una volta arrivata nei porti, e di iniziare a inviare condensato dai porti di Brega e Zueitina, in una mossa che verrà seguita da altre”.