Il grembiulino rosa per le bambine e azzurro per i maschietti saranno solo un vago ricordo alla scuola dell’infanzia dell’istituto comprensivo Salutati-Cavalcanti di Buggiano (Pistoia). Da settembre i bambini indosseranno il grembiule solo di colore giallo senza distinzione di sesso. La scelta è stata fatta dall’intero collegio docenti (il “parlamentino” della scuola) e sostenuta dal dirigente Alessandro Paone. A sostenere questa decisione ci sono diverse motivazioni. La prima: l’intenzione dei docenti è quello di non creare più discriminazione di sesso e sviluppare il concetto di parità di genere fin dai primi anni della scolarizzazione. La seconda: il grembiulino non crea situazioni in cui emergono le differenze sociale. Infine, una ragione molto pratica: al “Salutati – Cavalcanti” alla primaria da anni sono spariti i grembiuli azzurri e rosa per lasciare spazio al blu per tutti; essendo un istituto comprensivo, il dirigente e i maestri hanno preferito uniformare l’intera scuola.
A spiegare il tutto al FattoQuotidiano.it è il preside: “Abbiamo voluto superare il dualismo azzurro e rosa per dare una valenza identitaria alla nostra scuola. Il ministero dell’Istruzione, la Regione Toscana e l’Ufficio scolastico regionale ci esortano a perseguire gli obiettivi didattici della parità di genere crescendo alunni che abbiano gli stessi diritti. Questo lavoro va fatto a partire dall’infanzia”. Alessandro Paone è convinto che quella della sua scuola sia una piccola “rivoluzione”: “I colori rosa e azzurro sono legati a degli stereotipi e a delle tradizioni che abbiamo voluto rompere anche per rendere uguale la nostra scuola. Pensi che nel consiglio d’istituto anche tanti genitori che hanno i figli alle “medie” si son detti a favore. Infatti, stiamo pensando anche ad una divisa per i ragazzi della secondaria di primo grado”.
A contestare il dirigente è arrivato invece il senatore della Lega Simone Pillon che sul suo profilo Facebook scrive: “Ti pareva che non venisse fuori qualche genio, che in nome della gender equality si inventasse il grembiule giallo all’asilo. Ma non ce la facciamo a lasciar fuori i bambini dalle scemenze ideologiche? Almeno all’asilo ce la facciamo a lasciarli in pace? I bambini sono maschi, e le bambine sono femmine. Non è difficile da capire”. Paone non ha alcuna intenzione di entrare in polemica con il rappresentante del parlamento ma precisa: “Sono d’accordo con ciò che dice PIllon. Nessuno qui sta dicendo che i bambini non sono bambini e le bambine non sono bambine ma proprio per questo serve il rispetto della parità di genere. Può non piacere la scelta del grembiule unico ma permette di essere tutti uguali, tutti con i medesimi diritti. Ci si riconosce tutti in quell’abbigliamento senza alcuna differenza anche dal punto di vista sociale”. Sull’iniziativa della scuola di Buggiano, intanto, si è schierato contro anche il leader della Lega Matteo Salvini con il consueto tweet, preceduto da un intervento alla festa del partito di Adro dove ha detto: “Il problema non sono i colori azzurri o rosa sui piccoli di 4 anni, ma i valori che si danno a questi bambini”.
Scuola
Pistoia, basta rosa e azzurro: alla materna il grembiulino da settembre sarà giallo “contro gli stereotipi”. Critiche da Pillon e Salvini
All'istituto comprensivo Salutati-Cavalcanti di Buggiano da settembre i bambini indosseranno il grembiule solo di colore giallo senza distinzione di sesso. La scelta è stata fatta dall’intero collegio docenti e sostenuta dal dirigente Alessandro Paone
Il grembiulino rosa per le bambine e azzurro per i maschietti saranno solo un vago ricordo alla scuola dell’infanzia dell’istituto comprensivo Salutati-Cavalcanti di Buggiano (Pistoia). Da settembre i bambini indosseranno il grembiule solo di colore giallo senza distinzione di sesso. La scelta è stata fatta dall’intero collegio docenti (il “parlamentino” della scuola) e sostenuta dal dirigente Alessandro Paone. A sostenere questa decisione ci sono diverse motivazioni. La prima: l’intenzione dei docenti è quello di non creare più discriminazione di sesso e sviluppare il concetto di parità di genere fin dai primi anni della scolarizzazione. La seconda: il grembiulino non crea situazioni in cui emergono le differenze sociale. Infine, una ragione molto pratica: al “Salutati – Cavalcanti” alla primaria da anni sono spariti i grembiuli azzurri e rosa per lasciare spazio al blu per tutti; essendo un istituto comprensivo, il dirigente e i maestri hanno preferito uniformare l’intera scuola.
A spiegare il tutto al FattoQuotidiano.it è il preside: “Abbiamo voluto superare il dualismo azzurro e rosa per dare una valenza identitaria alla nostra scuola. Il ministero dell’Istruzione, la Regione Toscana e l’Ufficio scolastico regionale ci esortano a perseguire gli obiettivi didattici della parità di genere crescendo alunni che abbiano gli stessi diritti. Questo lavoro va fatto a partire dall’infanzia”. Alessandro Paone è convinto che quella della sua scuola sia una piccola “rivoluzione”: “I colori rosa e azzurro sono legati a degli stereotipi e a delle tradizioni che abbiamo voluto rompere anche per rendere uguale la nostra scuola. Pensi che nel consiglio d’istituto anche tanti genitori che hanno i figli alle “medie” si son detti a favore. Infatti, stiamo pensando anche ad una divisa per i ragazzi della secondaria di primo grado”.
A contestare il dirigente è arrivato invece il senatore della Lega Simone Pillon che sul suo profilo Facebook scrive: “Ti pareva che non venisse fuori qualche genio, che in nome della gender equality si inventasse il grembiule giallo all’asilo. Ma non ce la facciamo a lasciar fuori i bambini dalle scemenze ideologiche? Almeno all’asilo ce la facciamo a lasciarli in pace? I bambini sono maschi, e le bambine sono femmine. Non è difficile da capire”. Paone non ha alcuna intenzione di entrare in polemica con il rappresentante del parlamento ma precisa: “Sono d’accordo con ciò che dice PIllon. Nessuno qui sta dicendo che i bambini non sono bambini e le bambine non sono bambine ma proprio per questo serve il rispetto della parità di genere. Può non piacere la scelta del grembiule unico ma permette di essere tutti uguali, tutti con i medesimi diritti. Ci si riconosce tutti in quell’abbigliamento senza alcuna differenza anche dal punto di vista sociale”. Sull’iniziativa della scuola di Buggiano, intanto, si è schierato contro anche il leader della Lega Matteo Salvini con il consueto tweet, preceduto da un intervento alla festa del partito di Adro dove ha detto: “Il problema non sono i colori azzurri o rosa sui piccoli di 4 anni, ma i valori che si danno a questi bambini”.
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Scuola, il piano per la riapertura non esiste: il governo è fermo su spazi, aerazione e protocollo. E il personale Covid sembra destinato a sparire
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Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Martedì 25 alle ore 15.30 si svolgeranno le commemorazioni dell'Ambasciatore Attanasio e del carabiniere Iacovacci. Poi il primo punto all'ordine del giorno è la mozione di sfiducia a Daniela Santanchè.
(Adnkronos) - La sede opportuna, ha sottolineato Ciriani, "è il Copasir che è un organo del Parlamento e non del governo, ed è presieduto da un componente delle opposizioni. E' quella la sede in cui il governo fornisce tutte le informazioni del caso: oggi è stato audito Valensise, la settimana scorsa Caravelli e la prossima settimana sarà audito Frattasi. Da parte del governo non c'è alcun volontà di non dare informazioni, ma di darle nelle sedi opportune".
E anche sulla richiesta delle opposizioni di sapere se Paragon sia stato utilizzato dalla polizia penitenziaria, Ciriani ribadisce che saranno date "riposte nelle sedi opportune. C'e' un luogo in cui dare risposte e un altro luogo in cui non si possono dare, ma questo è la legge a disporlo, non è il governo". Infine viste le proteste dei gruppi più piccoli che non sono rappresentati nel Copasir, Ciriani ha ricordato che "è la legge che lo prevede, non dipende dal governo".
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Martedì 25 al mattino si terrà discussione generale sulla mozione di sfiducia al ministro Carlo Nordio. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo della Camera.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - La conferenza dei capigruppo ha stabilito che domani dalle 18 votazione si svolgerà la chiama per la fiducia sul dl Milleproroghe. Le dichiarazioni di voto inizieranno alle 16 e 20. Il voto finale sul provvedimento è previsto per giovedì.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Le opposizioni protestano con il governo e con il presidente della Camera Lorenzo Fontana sulla mancata interrogazione al question time sul caso Paragon. "Il governo si sottrae al confronto con il Parlamento. Siamo totalmente insoddisfatti sulle motivazioni apportate dal ministro Ciriani" che ha ribadito come il governo ritenga "non divulgabili" le informazioni sul caso, ha detto la presidente dei deputati Pd, Chiara Braga, al termine della capigruppo a Montecitorio. "E abbiamo chiesto anche al presidente Fontana di rivalutare la sua scelta".
"Il governo ha avuto l'atteggiamento di chi è stato preso con le mani nella marmellata: tutti hanno parlato, ma ora che abbiamo chiesto se lo spyware fosse utilizzato dalla polizia penitenziaria scatta il segreto...", osserva il capogruppo di Iv, Davide Faraone. Per Riccardo Magi di Più Europa si tratta "di un altro colpo alle prerogative del Parlamento. Si toglie forza a uno dei pochissimi strumenti che si hanno per ottenere risposte dal governo".
Roma, 18 (Adnkronos) - "Si tratta di informazioni non divulgabili" e come tali "possono essere divulgate solo nelle sedi opportune" come il Copasir. Lo ha detto il ministro Luca Ciriani al termine della capigruppo alla Camera a proposito delle interrogazioni al governo da parte delle opposizioni sul caso Paragon. "Da parte del governo non c'è alcun volontà di non dare informazioni, ma di darle nelle sedi opportune".
Milano, 18 feb. (Adnkronos) - "Sono molto sollevato per la decisione del giudice Iannelli che ha escluso la richiesta di arresti domiciliari a mio carico. Ciò mi permette di proseguire il mio lavoro di architetto e anche di portare a termine l’incarico di presidente di Triennale e di docente del Politecnico di Milano". Lo afferma Stefano Boeri dopo la decisione del gip di Milano che ha disposto un'interdittiva che gli vieta per un anno di far parte di commissioni giudicatrici per procedure di affidamento di contratti pubblici.
L'archistar è indagato insieme a Cino Paolo Zucchi e Pier Paolo Tamburelli per turbativa d'asta nell'inchiesta per la realizzazione della Beic, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura. "Ribadisco la mia piena fiducia nel lavoro della magistratura e non vedo l’ora di poter chiarire ulteriormente la mia posizione. Non nascondo però la mia inquietudine per tutto quello che ho subito in queste settimane e per i danni irreversibili generati alla mia vita privata e professionale" conclude Boeri in una nota.