Ad annunciare il "gesto folle" che avrebbe potuto avere "conseguenze drammatiche" è stato il sindaco Paolo Micheli con un post su Facebook. Secondo il primo cittadino: "Il desiderio di libertà dei ragazzi si è esasperato" ed è "impossibile non mettere in relazione certi fatti con gli strascichi del difficile periodo del Covid"
Sono stati identificati tre minorenni ritenuti responsabili di aver lanciato un carrello della spesa dal ponte pedonale sulla strada provinciale Cassanese, nel quartiere di Rovagnasco a Segrate. Ad annunciare il “gesto folle” che avrebbe potuto avere “conseguenze drammatiche” è stato il sindaco Paolo Micheli con un post su Facebook.
L’episodio risale al 18 giugno quando, intorno a mezzanotte, tre adolescenti avevano cercato di lanciare un carrello da un ponte alla strada sottostante. Un gesto che avrebbe potuto causa danni alle auto in transito e ferire gli occupanti. Fortunatamente si è incastrato prima di raggiungere il suolo ed è rimasto in bilico sul cavalcavia. “Grazie alle telecamere di sorveglianza e al lavoro di indagine degli agenti della nostra Polizia locale siamo riusciti a risalire alla loro identità e li abbiamo convocati al comando insieme ai loro genitori” ha scritto il sindaco. “Sembra che abbiano finalmente compreso le potenziali conseguenze delle loro azioni. Questa volta non si è fatto male nessuno e speriamo che la tirata d’orecchie ricevuta, oltre alla segnalazione inoltrata al Tribunale dei minori e al nostro ufficio Servizi sociali sia sufficiente. Mi auguro che in futuro ci penseranno due volte prima di ripetere bravate del genere” ha concluso.
Il sindaco Micheli non è solito a pubblicare sul web notizie simili: “Questa volta era importante informare la cittadinanza della conclusione della vicenda per un duplice motivo. I gruppi Facebook locali se n’era parlato molto ed era giusto mettere in luce il grande lavoro delle forze dell’ordine, poi perché i nostri ragazzi devono sapere che Segrate è video protetta e che i loro colpi di testa non passano inosservati e impuniti”. Se infatti da un lato “so bene che dobbiamo essere comprensivi con i giovani, che hanno pagato un prezzo altissimo durante la pandemia per proteggere genitori e nonni rinunciando a una fetta consistente della loro libertà, dall’altro bisogna ricordare che essere parte di una comunità significa trovare il giusto equilibrio tra diritti e doveri”. Il sindaco ha sottolineato che “in questo ultimo periodo stiamo assistendo a una serie di episodi di escandescenze giovanili, per così dire, che non si erano mai verificati in passato. Il desiderio di libertà dei ragazzi si è in un certo senso esasperato ed è “impossibile non mettere in relazione certi fatti con gli strascichi del difficile periodo del Covid” ha concluso.