di Giorgio Boratto
Era prevedibile una parabola del grillismo; un sistema politico italiano che ha digerito la Democrazia Cristiana e poi il berlusconismo non poteva certo ruminare a lungo il MoVimento 5 Stelle: deglutire quella sorta di bolo. Doveva avere vita breve chi era partito da un ‘Vaffa’ per arrivare a pronosticare una democrazia diretta via web, con gli italiani molto conservatori e resistenti ai cambiamenti.
Gli unici che hanno dato sfogo a quegli impeti di trasformazione e di iniziale antipolitica, che era soprattutto antipartitica, erano stati i partiti stessi che hanno subito accettato di diminuire i parlamentari e quindi la stessa rappresentanza loro e del Paese. Poi insieme a qualche spruzzata di riforme tipo il Reddito di Cittadinanza – poi sconfessato soprattutto dalla destra – risultava chiaro che c’era chi manovrava per mettere in soffitta quello che sarebbe risultata una anomalia del sistema.
Al sistema piace Draghi, Letta e Berlusconi; piacciono i governi dei governatori. Il MoVimento 5 Stelle, con le stelle a indicare temi ambientali e progressisti, poteva essere il soggetto politico utile a trasformare l’Italia reazionaria, fascista e leghista; invece ci si è alleata e ha creduto di fare qualcosa né di destra, né di sinistra… ma quando mai! Le scelte si pagano: destra e sinistra vivono ed esistono sempre le ideologie. Poi in Italia abbiamo avuto sempre una destra becera e una sinistra che sa essere più neoliberista del mercato stesso. E allora? Tutto prevedibile.